
Una sala di Palazzo Mansi
Lucca, 16 gennaio 2016 - Sempre più in basso. I dati sulle presenze nei musei statali a Lucca segnano risultati davvero modesti per il 2015, come certificato direttamente dal Ministero dei Beni Culturali. Nella pinacoteca e nel museo di Palazzo Mansi, in un anno, sono entrati 11937 visitatori, per un incasso di 22990 euro: meno di mille persone e 2000 euro al mese. Nel 2014 erano stati 13210. Al museo nazionale di Villa Guinigi è andata persino decisamente peggio: 5365 presenze per 10306 euro di incasso: poco più di 400 persone e meno di 900 euro di incasso al mese. L’anno precedente erano stati 9330. Numeri da fare tristezza se legati a una qualsiasi attività aperta al pubblico; a maggior ragione se si considera che nei duemusei statali sono presenti opere di artisti di sicuro richiamo come Raffaello, Donatello, Tintoretto.
Davvero un flop imbarazzante e non certo evitato con i 1992 biglietti (per un incasso di 12519 euro) al circuito museale, ovvero che permettono la visita in entrambe le strutture. Al netto, la perdita è di 3246 presenze: in un anno è evaporato più del 14 per cento del già modesto flusso di visitatori. E, nota di curiosità, per il Ministero i tre incassi in cui è citata Lucca arrivano rispettivamente da: Lombardia, Campania e Umbria. Lucca, a seconda del museo, sarebbe in queste tre regioni. Evidentemente la geografia, al Ministero, non è di casa. Numeri impietosi anche se confrontati con altre realtà toscane: il museo archeologico Roselle di Grosseto ha visto 16230 presenze, la pinacoteca di Siena 21360. Lasciando naturalmente perdere musei di calibro decisamente superiore. Dati davvero al ribasso che fanno i conti anche con le aperture festive inesistenti: un ulteriore elemento di scoraggiamento.
E, colmo dell’ironia involontaria viste le presenze rarefatte, sul sito dei musei nazionali si dichiara che il tempo di attesa per l’emissione del biglietto è pari a cinque minuti. Una situazione che non va giù alla Lega Nord che in una nota a firma di Andrea Baccelli critica anche la chiusura del punto informazioni di Itinera. «La cosa che fa più rabbia - silegge - è che i musei nazionali delle altre città, a cui Lucca certo non deve invidiare nulla, seppur di poco, vedono questi loro dati in aumento. Inoltre, se un turista dovesse necessitare di informazioni turistiche in Centro? Come può fare? Difficile ottenerle ultimamente. Infatti, dopo quasi due mesi di chiusura, il punto informazioni Itinera di piazzale Verdi, l’ufficio informazioni più importante della città e anche il più centrale e frequentato dai turisti, non ha ancora riaperto i battenti». «La reazione del Comune, in primis dell’assessore al Turismo, Lemucchi - prosegue la nota - è stata al quanto sterile; perché non è stata trovata un’altra sistemazione, seppur momentanea, a questo ufficio?».