Muore a soli 51 anni, in lutto la comunità di Strettoia

Fabrizio Navari da tempo soffriva di problemi di salute. Animo educato e gentile

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Nonostante la vita con lui non fosse stata sempre benevola aveva mantenuto una bontà e una gentilezza d’animo che tutti, a Strettoia, gli riconoscevano. Una vita quasi sempre riservata e fuori dai riflettori ed è proprio così che Fabrizio Navari (nella foto) se n’è andato: in silenzio, per non creare troppi dispiaceri agli altri. Aveva 51 anni e da tempo soffriva di una patologia ai polmoni che purtroppo non gli ha dato scampo nonostante le cure. Navari si è spento all’ospedale “Versilia“ circondato dall’affetto di chi non lo hai abbandonato un secondo, a partire dalle persone a lui più care come la sorella Ida e i nipoti Laura e Federico Baldi, i quali in queste ore stanno ricevendo un’autentica ondata di messaggi di cordoglio e vicinanza. La triste notizia del resto si è sparsa in un battibaleno nell’intero borgo di Strettoia, dove i suoi compaesani lo chiamavano affettuosamente “Pedro“ e dove era molto apprezzato e benvoluto in quanto persona educata e garbata, oltre che pieno di passioni: dalla boxe alle sigarette abbinate all’immancabile caffè, dalla musica rock alla pesca, fino alla fede religiosa. “Pedro“ era dotato inoltre di una sensibilità fuori dal comune che lo portava spesso a prendersela contro le ingiustizie nel mondo, soprattutto quelle commesse contro i bambini, come ricordano i suoi amici sia nella vita reale che sui social network, a cui spesso affidava i suoi pensieri.

L’ultimo saluto a Fabrizio Navari è avvenuto all’ospedale “Versilia“ con una cerimonia semplice, come avrebbe voluto lui. La salma è stata prima benedetta e poi è partita per la cremazione. Ai familiari vadano le più sincere condoglianze anche da parte della nostra redazione.

d.m.