E' morto lo storico dell’arte Stefano Borsi

Intellettuale di spessore, amava le piccole cose come le chiacchierate in centro, con i suoi amici

Stefano Borsi

Stefano Borsi

Barga (Lucca), 26 marzo 2023 - Giovedì scorso a Roma è venuto a mancare a soli 67 anni il professor Stefano Borsi. Con profonda tristezza riporto della scomparsa di un caro amico. Nostro, ma soprattutto di Barga. Storico dell’arte, insegnava storia dell’architettura presso la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli studi di Napoli, ad Aversa. È stato autore di oltre un centinaio di studi, prevalentemente incentrati su temi e problemi della cultura artistica e architettonica del Rinascimento, tra cui studi su Masaccio, Paolo Uccello, Leon Battista Alberti, Giuliano da Sangallo, Bramante e Leonardo, sul disegno dall’antico e la cartografia storica, sui rapporti tra architettura e civiltà umanistica.

Borsi era nato a Lucca nel 1956, ma è stato a tutti gli effetti, nonostante vivesse a Roma e lavorasse a Napoli, un barghigiano profondamente attaccato a questa terra, alla sua gente ed alla sua storia. La madre, Marta Cola, è di Barga e Barga è stata sempre nel suo cuore tanto da passarci ogni momento di vacanza o di pausa dal lavoro, nella sua casa al Cancellone. Per quanto riguarda Barga, da ricordare il notevole contributo che ha portato allo studio del culto di San Cristoforo ed alla storia di Barga con tre importanti pubblicazioni: "Le origini di Barga e il culto di San Cristoforo" del 2009, "Storia di san Cristoforo. Origine e diffusione di un culto tra mito e realtà" del 2017 ed infine, del 2022, "Da centro a periferia: la trasformazione urbana di Barga dopo il passaggio a Firenze".

Una persona dalla grande cultura, che sfociava dai temi a lui più consoni di storia e architettura, fino all’arte, ma anche che sapeva che cos’era la vita in generale. Amava la vita e lo dimostrava ogni volta che veniva a Barga a trascorrere ore piacevoli con i suoi amici; a gustare un buon bicchiere di vino; un buon piatto; a chiacchierare amabilmente e con una ironia particolarmente elegante che contraddistingueva sempre il suo essere e il suo fare. Nella vita culturale di Barga è stato una presenza costante e qualificante. Sempre in grado di regalare al pubblico particolari spunti di riflessione di grande valore. Lascia la moglie Antonella, i figli Tommaso e Filippo, il fratello Luca, la mamma Marta a cui inviamo le condoglianze de La Nazione.