
Mondo della politica in lutto. E’ morto ieri nella sua abitazione per un fatale malore all’età di 79 anni Vincenzo Placido, ex assessore comunale socialista e fratello tra gli altri degli attori Michele Placido e Gerardo Amato. Era nato a Lucera in provincia di Foggia, ma si era trasferito a Lucca molti anni fa. Qui aveva esercitato l’insegnamento nelle scuole superiori, ma soprattutto aveva iniziato una lunga carriera politica nel Partito Socialista e poi in Forza Italia, di cui era stato coordinatore comunale e provinciale. Era anche uno scrittore: lo scorso anno per Tralerighe Libri aveva pubblicato “Zvanì. Il fanciullino di casa Pascoli”, un saggio molto apprezzato. Lascia la moglie Rosaria e il figlio Beniamino. Ai familiari le nostre condoglianze.
"Sono profondamente dispiaciuto – è il commento dell’ex sindaco Pietro Fazzi –. Nonostante che non siano mancate le occasioni di scontro politico, ma anche di intesa, è stato l’unico dei dirigenti di FI a mantenere un rapporto umano e amichevole nei miei confronti. Un segno molto forte dei valori profondi che lo animavano. Mi mancheranno i suoi Sms e i colloqui, in strada in città o dopo la messa in San Pietro o in San Leonardo, occasionali, spesso brevi, ma intensi, di politica ma non solo. Le mie condoglianze al figlio Beniamino e alla moglie Rosaria".
"Un politico d’altri tempi, con lo sguardo rivolto sempre verso il futuro". Con queste parole i consiglieri comunali Buchignani, Consani, Martinelli, Testaferrata e Torrini ricordano Vincenzo Placido. "Se ne è andato all’età di 79 anni, dopo aver vissuto una vita intensa ed importante fatta di famiglia, di lavoro dedito e costante nel mondo della scuola e incarichi politici di prestigio. Era un fine conoscitore della politica locale e dei suoi risvolti, ma soprattutto era un amico, e per tanti di noi un maestro come pochi sanno esserlo. A tutta la famiglia Placido le nostre più sentite condoglianze".
"Lucca piange un uomo che si è fortemente impegnato per il suo territorio, animato da una grande passione civile". Lo sostiene la lista civica SiAmoLucca con il suo direttivo e i consiglieri comunali Remo Santini, Serena Borselli e Alessandro Di Vito: “La sua azione politica è sempre stata incentrata nel cogliere le potenzialità della città per farla crescere e dare concretezza e slancio alle sue prerogative. Ma ci piace ricordare anche il suo amore per la scuola e la cultura. La sua vita è stata contraddistinta da un esemplare slancio per ciò che faceva e la sua famiglia, a cui ci stringiamo in questo giorno di dolore, può andarne fiera".
"Sono molto addolorata – commenta su Facebook Donatella Buonriposi – che cita una frase emblematica proprio dal libro “Zvanì“ di Placido: “Poi il battito del suo cuore cominciò a diventare più lento fino a sembrargli impercettibile... gli sembrò di avvertire sul capo il tocco della sua carezza”".
"Un amico – commenta l’editore Andrea Giannasi – sempre prodigo di consigli. Vicino a lui e alla sua famiglia abbiamo passato bei momenti insieme. L’ultimo la scorsa estate nel tour per presentare il suo libro su Giovanni Pascoli. Lascia un vuoto incolmabile. Tutta Tralerighe è vicina al dolore della moglie, del figlio Beniamino, degli splendidi nipoti".
"Io, democristiano, avevo in Placido una delle persone migliori conosciute in politica – commenta Olivo Ghilarducci – e mi sento molto colpito e addolorato... Una grave e inattesa perdita".
Paolo Pacini