CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Morta in sala parto: martedì l’autopsia. "Addolorati, ma in attesa di capire"

La Procura ha affidato l’incarico a un medico legale di Ferrara. Acquisite cartelle cliniche e tracciati della vittima, una 42enne

Il corridoio di un ospedale (foto di repertorio Ansa)

Lucca, 18 dicembre 2020 - Le prime risposte arriveranno martedì. Quel giorno sarà eseguita l’autopsia sul corpo della 42enne lucchese morta la sera del 14 dicembre, all’ospedale San Luca, mentre attendeva di entrare in sala parto. L’incarico è stato affidato ieri dal sostituto procuratore, Elena Leone, a Margherita Neri, medico legale e professore associato all’università di Ferrara.

Il medico legale sarà coadiuvato nell’esame da Pantaleo Greco, ginecologo anche lui professore associato dell’università di Ferrara. Le indagini, intanto sono state affidate al nucleo investigativo dei carabinieri del comando di Lucca. I militari, già nelle ultime 24 ore, hanno acquisito i tracciati e le cartelle cliniche della paziente il cui corpo è conservato all’istituto di medicina legale di Cisanello. La famiglia della 42enne, assistita dall’avvocato Annalisa Cecchetti del foro di Pisa che nominerà un consulente di parte.

La famiglia della donna e il marito, di origini pisane, restano stretti nel riserbo. "Siamo addolorati – fa sapere il marito tramite il suo legale – e in attesa di capire cosa sia successo". Il marito della donna offre poi la sua versione dei fatti. "Non è stato sempre con sua moglie – precisa l’avvocato – in virtù delle norme anti-contagio: ai familiari infatti è permesso di entrare solo per brevi momenti. Ha visto la moglie lunedì in due occasioni e per non oltre 15 minuti. L’ultima volta è stato alle 19.15 circa di lunedì". L’evento che ha portato al malore della 42enne, invece, si sarebbe verificato in base alla prima ricostruzione, in una finestra di tempo compresa tra le 19.40 e le 20.05. Un intervallo che, adesso si amplia di altri 40 minuti. Alle 21 l’uomo che attendeva nel parcheggio del San Luca, è stato informato che la tragedia era in corso.

La 42enne, inoltre, non era sola in stanza. Con lei, al momento dell’inizio della crisi che si concluderà con la morte, era presente un’altra paziente che aveva partorito da poco. Dettagli, questi, che ora saranno passati al vaglio della Procura. Contestualmente all’incarico di autopsia, scatteranno anche gli avvisi di garanzia al personale sanitario che ha avuto a che fare con la 42enne.

Un atto dovuto, in attesa di capire, cosa sia successo: se ci siano responsabilità mediche oppure se il decesso della donna sia avvenuto per cause naturali. Una cosa però è certa: la 42enne che era madre di un’altra bambina, aveva seguito regolarmente le visite previste dal percorso nascita e la sua gravidanza era gestita come fisiologica a basso rischio. Dunque, quanto accaduto, non era nemmeno lontanamente prevedibile. Resta ancora sospeso il fiato per le condizioni della neonata, fatta nascere con un cesareo d’urgenza, mentre il cuore della madre si era già fermato. La piccola si trova all’ospedale di Cisanello: le sue condizioni sono considerate critiche, ma al momento stabili.