FIORELLA CORTI
Cronaca

L’abbraccio della Valle al nuovo monaco eremita

Sarà Fratel Benedetto, don Alessandro Doni, monaco eremita cistercense originario di Pontedera, a condurre questa sorta di rinascita dell’Eremo

Fratello Benedetto, il monaco (foto Borghesi)

Fabbriche di Vergemoli (Lucca), 30 mahhio 2023 - Una festa del Santuario e dell’intera comunità della Valle, quella che nel pomeriggio di domenica ha segnato un passaggio storico per il suggestivo e amato Eremo di Calomini, dedicato a S.Maria ad Martyres, che da secoli si staglia scolpito nella roccia a ridosso di uno strapiombo nel comune di Fabbriche di Vergemoli e si erge a simbolo di potente spiritualità, richiamo ineludibile non soltanto religioso, dalla bellezza unica.

Fratello Benedetto, il monaco (foto Borghesi)
Fratello Benedetto, il monaco (foto Borghesi)

Il luogo di culto, da tempo chiuso a una regolare frequentazione dopo un’importante ristrutturazione estremamente rispettosa delle peculiarità primitive, ha finalmente ritrovato la propria ideale missione e con la messa celebrata alle 16 dall’Arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti e la successiva presentazione alla comunità del nuovo monaco eremita, che dal 2 giugno si occuperà delle celebrazioni e dell’accoglienza, è di fatto iniziato un nuovo corso, in continuità con il suo passato.

Sarà Fratel Benedetto, don Alessandro Doni, monaco eremita cistercense originario di Pontedera, a condurre questa sorta di rinascita dell’Eremo, con celebrazioni giornaliere, il cui calendario ha avuto il potere di rivitalizzare immediatamente i tanti fedeli presenti che da tanto tempo chiedevano di poter ritornare nella loro chiesa di riferimento. Tutti i giorni, infatti, a eccezione del lunedì, giorno di deserto, ci sarà la possibilità di assistere alle celebrazioni sacre: alle 8 si terrà la preghiera di lode e di ascolto, alle 11 la messa, alle 17 la preghiera di vespro e adorazione, mentre alle 4 del mattino sarà il tempo della preghiera notturna e alle 20 del Salve Regina. Alle 10 e alle 16, poi, spazio per le visite guidate nelle suggestive grotte.

L’accoglienza per lui, prima sacerdote diocesano e parroco, insegnante di teologia e direttore dell’Issr di Pisa, poi monaco cistercense e oggi eremita, è stata particolarmente calorosa e segnata da una grande partecipazione, con tanti fedeli giunti anche a piedi con zaino in spalla fino al Santuario mariano, dopo aver percorso l’impervia strada in salita, nonostante fosse a loro disposizione una navetta gratuita. Una bella festa con il sindaco Michele Giannini a fare gli onori di casa e che ha visto anche la presenza, oltre che dell’Arcivescovo Giulietti, del parroco di Borgo a Mozzano, don Francesco Maccari, del cappellano dell’ospedale San Francesco di Barga, don Simone Benelli, e dell’eremita di Capraia, parroco di San Pellegrino in Alpe e Sillico, don Fulvio Calloni.

Importante la partecipazione dei volontari e soci della Misericordia di Borgo a Mozzano e della sezione Val di Turrite, con il governatore Gabriele Brunini che ha ringraziato e fatto gli auguri per il suo nuovo impegno spirituale a Fratel Benedetto. Benvenuto, il coro unanime per lui.