Marcucci è pronto a lasciare il Pd Tensione con la Schlein sulla linea

Per l’ex senatore il partito è “troppo orientato a sinistra“. E ora guarda al progetto di Renzi e Calenda "Non era mai successo prima che la minoranza interna fosse esclusa dalla presidenza dei gruppi".

"Non era mai successo prima...". Sono dure quanto amare le parole pronunciate ieri dall’ex senatore Pd Andrea Marcucci, uno dei leader della corrente interna liberaldemocratica uscita battuta nelle recenti primarie per la nomina del segretario nazionale, in un’intervista al Quotidiano Nazionale.

Per Andrea Marcucci, la scelta del neo segretario Elly Schlein di escludere la minoranza interna dalla presidenza dei gruppi parlamentari non ha precedenti e apre a scenari nuovi. Non escluso quello dell’abbandono del Pd, secondo alcuni ormai "troppo orientato a sinistra" e privo di una visione in grado di far coesistere le diverse culture politiche che ne dettero origine.

Le parole dell’ex senatore Marcucci, per il suo ruolo e la sua lunga militanza nel Pd, hanno fatto rumore e in molti si chiedono quali potrebbero essere le sue prossime mosse e soprattutto le mosse dell’ambiente che all’ex parlamentare di Barga fanno riferimento. Non è da dimenticare, infatti, che attorno a Marcucci, c’è un’intera classe dirigente e una comunità politica tra cui i consiglieri regionali Valentina Mercanti e Mario Puppa, ma anche l’assessore regionale Stefano Baccelli, per non parlare dei tanti consiglieri comunali eletti nel territorio provinciale.

C’è dunque curiosità e anche un clima di attesa per capire cosa potrebbe succedere nel Pd; per quanto non sia da escludere che le parole di Marcucci siano – per il momento – rivolte all’interno del partito, per provare a rivendicare un maggiore equilibrio e tolleranza verso la minoranza da parte della segreteria Schlein. Di certo, la temperatura è salita parecchio, anche perché, forse per la prima volta, Marcucci ha parlato senza tante perifrasi della possibilità di intraprendere un percorso politico fuori dal Pd, come un po’ tutti si aspettavano all’interno del Terzo Polo. Occhi puntati dunque sulla costituente del nuovo soggetto politco di Renzi e Calenda.

"C’è una data annunciata dai leader di Italia Viva ed Azione. Entro pochi mesi – ha aggiunto Marcucci al nostro giornale – la nascita di un soggetto unitario dei liberali e dei popolari. E l’intenzione dichiarata di farlo con un percorso aperto e partecipato. Credo che sia un un fatto positivo per tutti. Confermo che il processo di unificazione mi interessa". Le manovre paiono essere solo all’inizio: tattica per un riposizionamento interno o strategia di uscita?

Fabrizio Vincenti