Manifesto Pucciniano. Nuove polemiche tra teatro e Veronesi sul cartellone del Giglio

Botta e risposta tra il presidente del Comitato Pucciniano e l’amministratore unico del teatro, Carlo Lazzarini, per la grande insegna.

Manifesto Pucciniano. Nuove polemiche tra teatro e Veronesi sul cartellone del Giglio
Manifesto Pucciniano. Nuove polemiche tra teatro e Veronesi sul cartellone del Giglio

Il grande manifesto pucciniano che ricopre una parte del Teatro del Giglio? "C’è una frangia del Teatro che lo vuole rimuovere". "Nessuna frangia antipucciniana: il caso è chiuso". Il botta e risposta sul destino del manifesto che da qualche settimana è affisso, non senza qualche polemica di partenza, su una parte della facciata del Giglio ha visto protagonisti, ancora una volta, il presidente del Comitato Pucciniano Alberto Veronesi e l’amministratore unico del Teatro Carlo Lazzarini. Per il primo, sarebbe in azione una cellula interna attivatasi per rimuovere il manifesto che ricorda l’anniversario pucciniano del 1924.

"Si rincorrono voci che una cellula, un comitatino di lavoratori dentro il Teatro del Giglio - scrive Veronesi - sta lavorando per togliere il manifesto delle Celebrazioni Pucciniane, per altro autorizzato dal SUAP e dalla Soprintendenza alle Belle Arti. Sarebbe bello conoscere le motivazioni di diritto del lavoro che sarebbero state addotte per arrivare a forzare la mano con il presidente Lazzarini tanto da indurlo a prendere queste decisioni. Il partito anti pucciniano lucchese, chiamiamolo pure Hezbollah anti pucciniano, è sempre all’erta, lo stesso che da lontano ha manovrato fino all’ultimo per sabotare il lavoro del Comitato, lo stesso che, proveniente da 50 anni di immobilismo assoluto, ha boicottato fino ad ora e boicotterà nel futuro le manifestazioni pucciniane, ha sottilmente lavorato dall’interno delle cellule sindacali del Giglio per arrecare danno a Puccini. Il presidente del Comitato confida profondamente nel presidente Lazzarini e nel direttore Spatarella per soluzioni immediate alternative ed efficaci".

Una preoccupazione che lo stesso Lazzarini liquida seccamente e a stretto giro di posta. "È sotto gli occhi di tutti - la replica di Lazzarini - come il Teatro del Giglio, il sottoscritto, il direttore e tutti i suoi dipendenti, si siano adoperati in maniera efficiente, esemplare, e con dedizione, per tutte le iniziative del Comitato presieduto dal Maestro Veronesi, le cui parole in questa occasione sono quantomeno ingenerose". Poi l’annuncio che il banner, effettivamente, verrà spostato e sono in corso verifiche. "Quanto al posizionamento del banner dedicato alle Celebrazioni Pucciniane sul lato ovest del Teatro del Giglio – urgente per avere l’emblema ben visibile in occasione del concerto della Filarmonica della Scala – dissi fin dall’inizio - aggiunge - che, per alcune problematiche, era provvisorio, e che poi avrebbe avuto una diversa collocazione. Il Teatro si sta già adoperando per apporre sul frontespizio due vele del Centenario di dimensioni possibilmente doppie in altezza rispetto a quelle che solitamente vengono affisse ai lati dei portoni".

Lazzarini ribadisce come non ci sia nessuna fronda, e torna a rispondere per le rime a Veronesi, con il quale anche in passato non sono mancate le frizioni. "Nessuna fronda anti-pucciniana quindi - conclude - e dispiace che il presidente del Comitato abbia potuto accusare il Teatro di ostacolare in qualche modo il nome del grande compositore nostro concittadino o l’attività del Comitato. È proprio da questa gestione e con questa amministrazione che il Giglio sta portando avanti con impegno e successo casomai la “riconciliazione“ della città con il grande Maestro. Ritengo chiusa la questione".

Fabrizio Vincenti