Malore fatale per l’architetto Davini

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Profonda commozione in Garfagnana per l’improvvisa scomparsa, in seguito ad un fatale malore, mentre era tranquillamente seduto sul divano di casa, dell’architetto Massimiliano Davini (in foto), 60 anni, abitante a Gramolazzo, in Comune di Minucciano, con la moglie Ilaria Nardini e la figlia Lisa poco più che ventenne.

Davini faceva parte del noto studio tecnico associato T.P.A. di Piazza al Serchio, composto dal perito Roberto Pagani, dagli ingegneri Andrea Poli e Giovanni De Lucia e dal geometra Antonio Angeli. Il funerale si svolgerà oggi pomeriggio, alle 14,30, nella chiesa di Gramolazzo. Profondamente addolorati i suoi colleghi, che avevano creato insieme un bel gruppo di lavoro, unito, tecnicamente valido e legati tra di loro da profonda amicizia. Massimiliano Davini era iscritto all’Albo degli architetti dal 1990 e successivamente aveva conseguito una seconda laurea in Ecologia all’Università di Urbino. Numerosi gli incarichi, sia per Enti pubblici che per soggetti privati, svolti nella ultra trentennale professione principalmente in Garfagnana. L’architetto Davini era anche uno sportivo praticante e in particolare appassionato di motociclismo. Era stato tra i fondatori del Motoclub The Lake’s Bikers di Gramolazzo, di cui è rimasto sempre presidente e organizzatore di numerose iniziative per fare conoscere le bellezze della Garfagnana agli appassionati delle due ruote.

Dino Magistrelli