Ma che aria respiriamo oggi?. Il sondaggio della Provincia

Presentati i risultati dello studio commissionato da Palazzo Ducale a Demopolis sulla percezione dei problemi ambientali nella Piana di Lucca. "Tre cittadini su quattro temono soprattutto lo smog".

Ma che aria respiriamo oggi?. Il sondaggio della Provincia

Ma che aria respiriamo oggi?. Il sondaggio della Provincia

Presentato ieri il sondaggio commissionato da Palazzo Ducale a Demopolis sulla percezione dei problemi ambientali nel corso del convegno “C’è bisogno di te: la qualità dell’aria nella Piana di Lucca”. Dallo studio sono emerse le preoccupazioni più significative: il dissesto idrogeologico e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua del mare e dei fiumi. Nella Piana di Lucca, la percezione della qualità dell’aria riscuote rilevanza, con quella che è stata definita la “questione caminetti”. L’indagine, è stata patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio su un campione di 1500 intervistati maggiorenni.

Lo studio è stato ampiamente illustrato dal direttore di Demopolis Pietro Vento. Emerge innanzitutto un elemento, ovvero che la sensibilità sulle questioni ambientali è cresciuta negli ultimi 5 anni, andando ben oltre la media regionale. Dichiara il direttore di Demopolis: "Nei Comuni lucchesi della Piana, la preoccupazione dei cittadini per lo smog e l’inquinamento dell’aria raggiunge il 75%, superando tutti gli altri timori ambientali; nella percezione dei residenti di questa porzione di territorio i principali indiziati dell’inquinamento dell’aria sono il traffico ed il trasporto su gomma, indicati dall’86%, e l’impatto dei distretti industriali, citato dal 54%; oggi solo una minoranza di un quarto dei cittadini attribuisce la responsabilità dell’inquinamento alle emissioni del riscaldamento da combustione".

E non mancano le sorprese, perché il 68% dei residenti concorda con le ordinanze comunali che – per il contrasto e la lotta all’inquinamento atmosferico – vietano gli abbruciamenti agricoli, non solo nel periodo estivo per il pericolo di incendi boschivi, ma anche in autunno e inverno. "L’83% degli intervistati conosce l’esistenza di un divieto di utilizzo del riscaldamento da combustione fissato dalla Regione Toscana per alcuni Comuni della Piana lucchese dopo la sentenza UE. Più complesse – prosegue Vento – risultano le dinamiche di accettazione del divieto: infatti, i caminetti – nei Comuni della Piana – rivelano una natura non solo materiale, ma simbolica, valoriale e identitaria". Soltanto 3 intervistati su 10 approvano il provvedimento della Regione Toscana. "La maggioranza assoluta – conclude Vento – ritiene sbagliato il divieto di accensione dei caminetti, ai quali si può rinunciare solo in presenza di adeguati incentivi economici alle famiglie che ne permettano la sostituzione".

Maurizio Guccione