Luxuria e Nardini in piazza per i diritti e contro le violenze

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“La figlia femmina“, “la ragazza facile“, “la lesbica drogata“, “la femminista islamica“, “il frocio“. Sono etichette dietro le quali ci sono persone, con i loro volti e le loro vite. E sono le copertine tenute in mano dagli uomini e le donne del Gruppo Echo che ieri, nel loggiato di Palazzo Pretorio, hanno organizzato la “bilbioteca vivente“ con il patrocinio della rete Ready. Sono copertine, dicevamo, ma di libri fisicamente inesistenti, perché dietro quei titoli c’erano le loro storie, le loro vite, le loro esperienze. Che hanno raccontato con grande dignità e senza nascondere dolore e commozione, a chi ieri pomeriggio si trovava, anche solo di passaggio, in piazza San Michele. Al loro fianco il consigliere comunale Daniele Bianucci, l’assessora regionale Alessandra Nardini e Vladimir Luxuria (insieme nella foto).

Un’iniziativa che guarda a domani, alla giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, non senza un rammarico: "Quello di celebrarla ancora una volta senza una legge che condanni ogni tipo di violenza e discriminazione", come hanno espresso sia Nardini che Luxuria, dando voce al pensiero di molti dei presenti. "Oggi c’è una maggiore sensibilità, ma permane un’assenza di politica - ha ribadito Luxuria - Esiste un’omofobia di strada, più volgare, e una in giacca e cravatta che appartiene a quei politici che frenano il Ddl Zan nel nome di una libertà di pensiero che libertà di pensiero non è. In realtà sono solo scuse". E alle polemiche suscitate dall’idea del Comune di Lucca di mappare la qualità della vita delle persone lgbt+ lei risponde: "Misurare il grado di civiltà di una città, è importante per far si che essa sia accogliente per tutti, senza barriere architettoniche e mentali".

Teresa Scarcella