
"L’ultimo furto, la goccia decisiva. Chiudiamo dopo diciotto anni..."
"La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il furto dell’altra notte. I ladri, forse gli stessi che hanno colpito l’Apollo qui vicino in viale Regina Margherita, hanno sfondato la porta a vetri con un mattone o roba del genere, poi hanno portato via dal negozio due computer, un iPhone nuovo e una stampante. E dire che siamo a cento metri scarsi dalla Questura. Il guaio è che certi balordi non hanno paura di nulla, noi invece cominciamo ad averne, specie la sera. Alla fine abbiamo deciso di chiudere i battenti...".
Così Roberta Carrara, titolare del negozio di abbigliamento da donna “Viaveneto“ in via Cavour, a due passi dalla stazione ferroviaria. C’è comprensibile amarezza nelle sue parole. "Il fatto – aggiunge Roberta – è che chiudiamo dopo ben 18 anni di attività. Prima eravamo in via veneto, poi da 13 anni qui in via Cavour. La questione sicurezza non è certo l’unico motivo alla base di questa decisione sofferta, ma alla fine ha fatto pendere la bilancia convincendoci a smettere. Facciamo una svendita al 50% fino a fine febbraio perché abbiamo ancora molti capi di abbigliamento, poi stop".
"I nostri problemi – sottolinea la titolare di Viaveneto – sono di base quelli di tante altre attività commerciali. Affitti rincarati, spese lievitate, calo di clientela anche a causa dello strapotere dell’e-commerce. Abbiamo passato crisi dovute al Covid, alla guerra in Ucraina, all’inflazione, ora però non ce la facciamo a reggere anche i furti".
"Poi va anche detto che questa zona della stazione ferroviaria è in crescente degrado. Negli ultimi tre anni la situazione è purtroppo peggiorata. Io e la mia commessa Stefania, quando fa buio, chiudiamo a chiave e apriamo solo ai clienti. Ci sono troppi balordi e ubriachi in giro la sera, si rischia troppo. Poi se ci prendono di mira anche con i furti... Insomma, abbiamo fatto due conti e gettiamo la spugna con dispiacere".
P.Pac.
Nella foto, da destra, Roberta Carrara e la commessa Stefania Celentano