Luci spente e serrande giù Ha chiuso pure l’unico bar

Il "Club La Pania" di Vergemoli ha cessato l’attività, e purtroppo non è il solo. Con una festa a sorpresa Tereglio ha salutato la bottega di Sauro e Maddalena

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L’unico bar del paese chiude e la tristezza diventa sentimento condiviso dalla comunità, insieme alla preoccupazione e allo sguardo sul futuro che si vela di incertezza. Siamo nel borgo di Vergemoli, un paese montano che prima della fusione dalla quale nel 2014 è nato il nuovo comune di Fabbriche di Vergemoli era il più piccolo della Provincia. Una luce spenta spesso rappresenta un dolore che contiene ricordi di vita, amicizie consolidate nel tempo o perse, ma, comunque, sempre parte della propria storia e delle radici a costituire identità e memoria. Cibo per alimentare quella speranza dell’anima, motore del desiderio di rimanere legati alla propria terra d’origine, che sia per restare o per ritornare. Lo spopolamento dei territori marginali è una delle piaghe che accomuna molte frazioni della Valle del Serchio e non solo. Nonostante le politiche a diversi livelli che decantano gli alti valori di aggregazione sociale, di senso di benessere diffuso e di importante caratterizzazione identitaria che questi luoghi rappresentano, le luci continuano a spegnersi, mentre si accende il senso di solitudine e di isolamento. "La vita quotidiana, tutte quelle scorribande, i bambini che urlano e le mamme che li rimproverano. I grandi che tornano stanchi dal lavoro e la felicità nei loro occhi dopo aver varcato quel portone così scomodo da aprire - ricordano i compaesani nel salutare Anna che all’inizio dell’anno ha chiuso il circolo “Club La Pania“ di Vergemoli, aperto dal ’65 -. Il peso di essere in pochi in inverno e la gioia del rivedersi tutti in estate. Le pallonate contro i vetri, gli scherzi. Gli addii, i ritorni improvvisi e le nuove conoscenze. I personaggi che hanno costellato le giornate passate nel locale sono figure indelebili pitturate sul grande quadro della vita vergemolina. I ricordi si moltiplicano e la melodia di quei tempi riecheggia da lontano ogniqualvolta il pensiero tocca le corde della condivisione. Un tesoro che puoi trovare in posti come questo".

Stessa sorte per una altra luce che si è spenta nel borgo di Tereglio, nel comune di Coreglia Antelminelli, portando con sé ben 60 anni di attività. Un luogo magico la bottega di Sauro e Maddalena, dove potevi trovare un po’ di tutto, dicono i compaesani, compreso i ricordi costruiti negli anni all’interno di quelle preziose mura. Per loro una festa a sorpresa da parte della comunità che, con i ringraziamenti per esserci stati per tanto tempo, hanno portato loro regali, una targa ricordo e una poesia scritta su una pergamena con tutta l’emozione che l’annuncio della chiusura dello storico negozio del paese ha suscitato in tutti. Un abbraccio condiviso nella speranza che nuove luci possono ancora accendersi, in futuro.

Fiorella Corti