MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Lucca, riemerge la vecchia tramvia. “Già a fine Ottocento erano più lungimiranti di noi adesso”

Torna alla luce una vecchia fermata del tram dal cantiere alla stazione e Umberto Franchi riflette: “All’epoca si era preferito la tramvia di superficie, con tre linee verso Ponte a Moriano, Maggiano e Pescia“

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Lucca, 23 agosto 2023 – È una lunga riflessione, piena di interrogativi e proposte, quella che Umberto Franchi, già sindacalista della Cgil e oggi impegnato nel Forum contro gli assi viari, suggerisce dopo la scoperta a seguito degli scavi per il nuovo sottopasso alla stazione, di una vecchia fermata del tram. Una riscoperta, viene da dire, perché l’attività del tram su diverse linee della lucchesia era cosa nota.

Afferma Franchi: "Già alla fine dell’Ottocento, vi erano amministratori con una visione urbana dello sviluppo razionale, che nell’ottica di ciò che stava per nascere, con lo sviluppo del motore a scoppio e dell’auto, preferirono scegliere la tramvia di superficie, con percorso di ben tre linee che dall’interno della città portava a Ponte a Moriano, Maggiano e Pescia; successivamente, soprattutto dalla metà degli anni ‘50, a seguito di uno sviluppo a rete disarmonico, con fabbriche, servizi, centri commerciali e cementificazione in tutte le aree del territorio, la ferrovia di superficie fu smantellata e sostituita dagli autobus e dal traffico privato su gomma: con le conseguenze che oggi possiamo vedere data da ingorghi, strade disconnesse, campagne abbandonate".

Domanda Franchi: "Come non accorgersi, in questo contesto, del fatto che il verde rimasto è veramente poca cosa? Come non vedere che vi sono zone della nostra provincia a grave rischio frane e non accorgersi della distorsione di uno sviluppo urbanistico a rete con centri commerciali, centri servizi, fabbriche in ogni luogo, senza nessuna regola?".

Franchi rammenta eventi calamitosi come la tracimazione del Serchio a sud di Lucca, eventi finanche luttuosi che hanno visto protagonista Cardoso e per questo chiede: "Cosa succederebbe nella nostra bella Lucca se piovesse come è accaduto in Emilia Romagna? La questione si pone con forza per il territorio lucchese, dove assistiamo con cocciutaggine da parte delle istituzioni locali, nonché del mondo imprenditoriale, alla volontà di portare avanti lo sciagurato progetto Assi viari".

L’esponente delle associazioni e dei comitati lucchesi, si appella agli amministratori chiamandoli in causa: "Come fanno a non capire che stiamo entrando in un percorso di perenne cambiamento climatico, inquinamento ambientale e smottamento franoso del territorio, e che occorre invertire la rotta del disastro ambientale causato soprattutto da amministratori senza scrupoli che in molti anni di governo, hanno permesso che il cemento andasse a ricoprire ogni metro di terra, uccidendo la prevenzione ed un pezzo di ambiente?".

Così, Umberto Franchi chiede loro "perché nonostante ciò, gli amministratori del Comune di Lucca, Capannori e della Regione Toscana, continuano ad insistere sulla necessità degli Assi viari quando è ormai chiaro che sarebbero un disastro per l’ambiente e per la salute dei cittadini".

Maurizio Guccione