REDAZIONE LUCCA

Lucca non è una provincia per bambini e neanche per ragazzi e anziani

Un report del Il Sole 24Ore ci colloca al 45esimo posto su 107 per la fascia neo natale e al 92 per gli adolescenti

I numeri non mentono, si sa. E quelli presentati due giorni fa al Festival dell’economia di Trento, sono per la provincia di Lucca abbastanza impietosi. Parliamo di qualità della vita relativa a bambini, giovani e anziani. Numeri riportati ieri in un report de Il Sole 24Ore che collocano la nostra provincia, per le categorie suddette, in una classifica generale di 107 province.

Le fonti che hanno fornito i parametri statistici, sono tutte autorevoli, dal Miur all’Istat e dunque certificate.

Per i bambini, la posizione della lucchesia è al 45° posto. Per le sotto categorie di questa fascia, delitti denunciati a danno dei minori, ogni 10mila, (83° posto), pediatri (fascia 0-14) al 50°, asili nido al 42°, edifici scolastici con la mensa al 6° posto. E ancora, verde attrezzato al 96° mentre bambini dai 6 ai 14 anni che praticano sport agonistico, troviamo il 56° posto. Sempre per i bambini, edifici scolastici con palestra 25° posto, giardini scolastici 68° posto, mentre gli studenti per classi al 56°. Per il tasso di fecondità la lucchesia è al 76° posto. Nella classifica generale, i bambini vivono meglio ad Aosta (1° posto), ad Arezzo (2°) e a Siena (3°).

Passiamo ai giovani. La classifica finale colloca la provincia di Lucca al 92° posto: Piacenza è al 1°. Per bar e discoteche troviamo un 24° posto, per laureati il 79° posto e per l’imprenditoria giovanile siamo all’84° posto. Per gli amministratori comunali under 40, la nostra provincia si attesta al 45° posto. Il saldo migratorio ci affida il 35° posto, per quoziente di nuzialità il 37° e per disoccupazione giovanile il 68° posto. Per le imprese, invece, che svolgono l’e-commerce, arriva un incoraggiante 31° posto.

Da evidenziare, a servizio dei dati forniti, che ad ogni parametro è stato assegnato un punteggio per provincia da mille a zero, cosicché la classifica finale è il risultato della media dei punteggi.

Infine, la qualità della vita degli anziani, la cui città dove vivono meglio è Cagliari. La provincia di Lucca, in questo caso, è quasi il fanalino di coda: su 107 province, si colloca al 105° posto: una performance tutt’altro che positiva. Vediamo adesso le sotto categorie esaminate. Infermieri ogni 100mila abitanti, 76° posto e geriatri al 103° posto. Per le biblioteche, troviamo il 50° posto e la speranza di vita ci assegna il 73° posto. Un po’ meglio per gli orti urbani con il 27° posto e il trasporto di anziani e disabili al 30°. Per l’indice di dipendenza degli anziani abbiamo l’83° posto e per consumo farmaci per depressione, fortunatamente, il 107° posto. Da evidenziare che i dati sono frutto di molteplici variabili, segnalate correttamente sul report, e che vanno a “leggere” quanto emerso in funzione, anche, dei cambiamenti dettati dall’ultimo anno. Tuttavia, rappresentano una lettura su base scientifica che merita di essere affrontata, laddove evidenzia criticità, in certi casi, preoccupanti.

Maurizio Guccione