Lucca lancia la sfida al diabete, alle dislipidemie e all’obesità con il congresso "Il cuore contro diabete, displipidemia, obesità" sabato alla Cappella Guinigi organizzato della presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd) della Toscana Cristina Lencioni, del reparto di Diabetologia di Lucca diretto da Alberto Di Carlo, insieme al presidente Arca Toscana Carlo Panesi.
Secondo le stime epidemiologiche sono più di 5mila i cittadini lucchesi che hanno ricevuto una diagnosi di diabete mellito tipo 2 e con l’età media della popolazione che è in continuo aumento. A un secolo dalla scoperta dell’insulina, si sta vivendo un nuovo cambiamento epocale. "Il diabete, l’obesità e le malattie cardiovascolari - sottolinea la diabetologa Cristina Lencioni - rappresentano il paradigma delle malattie croniche non trasmissibili. Il numero di pazienti affetti da queste patologie è in crescente aumento. Il 50% dei pazienti con cardiopatia è affetto da diabete mellito, di questi più del 50% è affetto da sovrappeso o obesità, l’80% è anche dislipidemico. Diventa, quindi, prioritario un costante dialogo tra Cardiologia, Diabetologia e medici di medicina generale per creare nuove sinergie". "La prevalenza delle malattie cardiovascolari - aggiunge Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia del San Luca - è di circa 30.000 casi nel nostro ampio territorio, tanto da meritare la nostra più grande attenzione culturale in termini di ricerca, di organizzazione e di assistenza. I pazienti con diabete mellito corrono un rischio da 2 a 4 volte superiore di sviluppare malattie cardiovascolari. I nostri percorsi assistenziali in ospedale per questi complessi ed eterogenei pazienti hanno fatto scuola con tecniche di avanguardia interventistiche coronariche e periferiche che eseguiamo al San Luca in collaborazione con i diabetologi lucchesi". "Nella fascia di età tra i 35 e gli 85 anni il 2% della popolazione lucchese – evidenzia il cardiologo Roberto Lorenzoni, responsabile del laboratorio di Emodinamica della Cardiologia del "San Luca" - soffre per arteriopatie periferiche e di questi un 70% sono diabetici o con avanzata insufficienza renale cronica avanzata". E Il diabete mellito è gravato da un elevato numero di complicanze macro e microvascolari, conferma Carlo Panesi, cardiologo del territorio - tanto che si potrebbe considerarlo come una malattia cardiovascolare.