L’omaggio a Borzacchini “Chissà che direbbe oggi...“

Affollatissimo incontro a Palazzo Ducale per ricordare lo scrittore e umorista. Veri mattatori gli amici “Docg“ Marco Malvaldi e Federico Maria Sardelli.

L’omaggio a Borzacchini “Chissà che direbbe oggi...“

L’omaggio a Borzacchini “Chissà che direbbe oggi...“

Un successo più che prevedibile l’altro pomeriggio a Palazzo Ducale per l’iniziativa “Ariborza!“ dedicata alla figura di Giorgio Marchetti / Ettore Borzacchini a dieci anni dalla scomparsa, introdotta dallo scrittore Stefano Tofani. Un omaggio doveroso, irriverente e appassionato a un lucchese (di famiglia livornese) scrittore, umorista, vignettista, intellettuale e architetto (che poi era il suo vero mestiere) che ha lasciato il segno.

L’associazione “Millimètrica“ ha chiamato a raccontarlo due (in)degni epigoni di Marchetti/Borzacchini, ovvero Marco Malvaldi (pisano) e Federico Maria Sardelli (livornese), perfettamente a loro agio nelle vesti di interpreti “Docg“ del verbo dissacrante, ma ancor vivissimo, dell’amico scomparso.

"Ci manca parecchio – è stata la considerazione di Malvaldi e Sardelli, condivisa da tutti – perché Giorgio Marchetti aveva una marcia in più e sapeva interpretare la realtà in modo sublime, alternando la cifra stilistica più alta con studiati ed efficaci tonfi di stile. E ci viene spontaneo chiederci: chissà cosa avrebbe detto oggi di temi attuali come il centenario di Puccini o del film con Dustin Hoffman...".

Già. Perché Giorgio Marchetti aveva la dote rara di saper mischiare efficacemente sacro e profano, cultura alta e cultura popolare, lessico da erudito e frasi gergali con la sua personalissima formula sempre brillante. E la realtà veniva improvvisamente ribaltata con quel distacco ironico che ce la faceva digerire meglio. Per ridere di noistessi, in definitiva.

All’incontro, snodatosi tra aneddoti, testimonianze e letture di testi “sacri“ del “Borzacchini Universale“ hanno partecipato anche la vedova Maria Flavia con i figli Edoardo ed Elena, e il fratello di Giorgio, Gabriele Marchetti. Elena ed Edoardo hanno letto a sorpresa alcuni inediti del padre, vere “chicche“ satiriche che sembrano fresche di giornata. Perché Giorgio Marchetti e i suoi testi sono ormai dei veri classici e come tali non invecchiano mai. Dé.

Paolo Pacini