Lo show del maestro Jim Lee: "I fumetti devono dare messaggi e trasmettere delle emozioni"

Il fumettista di Marvel e Dc, icona e cult del mondo dei supereroi si è raccontato in San Francesco. Showcase da tutto esaurito: "Mi piace tanto la musica, la uso per darmi il ritmo quando disegno".

Lo show del maestro Jim Lee: "I fumetti devono dare messaggi e trasmettere delle emozioni"

Lo show del maestro Jim Lee: "I fumetti devono dare messaggi e trasmettere delle emozioni"

La penna corre sul foglio, prima con le linee dure di Joker, poi più sinuosa per i capelli di Wonder Woman, e dalla platea si alza un fragoroso applauso. Un altro dei grandissimi protagonisti di questa edizione di Lucca Comics&Games è stato senza dubbio Jim Lee, maestro dei comics americani e disegnatore di iconici personaggi sia della Marvel che della Dc. Artista poliedrico ed estroso, disegnatore e imprenditore, capace di essere e amato e ricordato, diventando una vera e propria icona del fumetto mondiale. In un auditorium di San Francesco stracolmo, Jim Lee ha messo in scena un vero e proprio spettacolo, rispondendo alle domande di Andrea Rock durante uno speciale showcase. Ad aprire le danze la cerimonia di inserimento nella walk of fame di Lucca Comics&Games, con il fumettista che si è cimentato nella classica posa delle mani.

"Ho vissuto in Italia, mi piace molto - racconta -. Ogni volte che uscivo per Reggio Emilia e guardavo le piazze, le vie e tutta l’architettura mi si riempiva il cuore di felicità. Anche Lucca è fantastica, come questa manifestazione e sono felice di farne parte".

"Credo che i fumetti siano un mezzo molto importante per veicolare messaggi, anche molto importanti come quelli sociali e politici. Naturalmente la parte del disegno è meno capace di questa cosa rispetto alla scrittura della storia, ma tutte le volte che disegno un personaggio cerco di raffigurarlo con un’etica e un messaggio che credo possa mandare. Naturalmente Superman e Joker sono personalità diverse, ma tutti a loro modo possono dare qualcosa. Mi piacerebbe che tutti i personaggi incarnassero i valori giusti che vorrei". Fumettista, ma non solo. "Un’altra delle mie grandi passioni è la musica - continua mentre prosegue nel disegno -. Tante volte, a inizio carriera, mi sono trovato a finire i miei lavori alle 8 o alle 9 di mattina, dopo nottate intere di lavoro, mettere nello stereo i Linkin Park o i Sistem of a Down a volume altissimo e festeggiare il traguardo". "Ho imparato tanto dal mio lavoro - conclude Jim Lee -. All’inizio vivevo solo per lavorare, ero completamente immerso. Quando ho iniziato ad addormentarmi alla guida per la troppa fatica mi sono reso conto di dover cambiare vita. Ora mi godo la mia famiglia e i miei 9 figlio, lavoro con un orario regolare e riesco a ritagliarmi tempo per me".

Iacopo Nathan