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"L’immigrazione è risorsa" La storia di Pacmogda conquista e incanta tutti

La scrittrice e attivista italiana,nata in Costa D’Avorio e cresciuta in Burkina Faso ospite del Casinò municipale per presentare il suo libro autobiografico.

"L’immigrazione è risorsa" La storia di Pacmogda conquista e incanta tutti

Incanta e commuove il pubblico del Casinò. La scrittrice e attivista italiana di origine ivoriana e burkinabè, Talatou Clèmentine Pacmogda, conquista con la sua storia il numeroso e attento pubblico del Casinò municipale di Ponte a Serraglio a Bagni di Lucca, nell’incontro avvenuto venerdì pomeriggio promosso dall’associazione "Partecipazione e Sviluppo" in collaborazione con il Comune di Bagni di Lucca.

Al Casinò Municipale di Ponte a Serraglio l’emozione si toccava con mano. Toulatou Clèmentine Pacmoda, con il suo sorriso e il suo libro autobiografico "Basnewende" ha conquistato il cuore di molti; una cura lenitiva, un esorcismo contro il dolore. La sua potente testimonianza di scrittrice ed attivista ha fatto breccia nell’anima dei presenti come un dardo scoccato da un abile arciere. La sua ipnotica capacità oratoria, infine, ha tenuto inchiodati gli spettatori in sala senza annoiare un solo istante. Solo applausi, magari conditi da qualche lacrima furtiva.

L’associazione Onlus "Partecipazione e Sviluppo", promotrice dell’evento, può dirsi orgogliosa dello spazio concesso a questa donna-simbolo della lotta per l’esistenza. Nella settimana che il Comune di Bagni di Lucca ha voluto dedicare alle realtà volontaristiche del territorio "Il mosaico del volontariato" l’incontro con Clèmentine, accompagnata dalla figlia Eufrasia e dal marito Dario, sul mondo dell’inclusione e dell’accoglienza è stato molto significativo. A moderare l’incontro è stato il giornalista Andrea Cosimini. Ai saluti del primo cittadino di Bagni di Lucca, Paolo Michelini, e dell’assessore al Sociale, Maria Barsellotti, si sono uniti quelli del presidente della onlus con sede a Fornoli, Alessandro Ghionzoli, il quale ha brevemente presentato le attività a livello locale.

Dopo un breve video-tributo dedicato al Burkina Faso, Clèmentine ha rivissuto il suo travagliato cammino che dall’Africa l’ha portata in Italia grazie ad una borsa di studio universitaria per la Scuola Normale di Pisa.

"Dobbiamo pensare l’immigrazione come una risorsa, non come un problema - ha dichiarato Clèmentine - . Oggi vivo con orgoglio la mia cittadinanza italiana, perché so quanto mi è costato ottenerla. Credo che non solo i migranti abbiano da imparare dagli italiani, ma pure questi ultimi da loro. Il confronto tra culture diverse arricchisce le parti dialoganti". A giugno dello scorso anno la scrittrice era stata protagonista di un brutto episodio a Barga, dove due ragazzi giovanissimi le avevano consegnato una foto con disegni osceni e razzisti.

Marco Nicoli