REDAZIONE LUCCA

Lido: il contenzioso interessa 160 appartamenti e 12 uffici

Al sindaco è stato chiesto di intervenire per evitare il distacco dell’acqua ma si tratta di una questione privata

Il sindaco Alessandro Del Dotto prende posizione sulla questione del residence delle Dune di Lido di Camaiore: "Il Comune non ha competenza in merito, è una questione privata". Lo hanno chiamato, si sono rivolti al Comune perché interceda nella vicenda del distacco dell’acqua di 160 appartamenti e 12 uffici della residenza turistico alberghiera di Lido di Camaiore annessa al complesso Dune: il 18 maggio Gaia staccherà l’acqua e tutte le famiglie che volevano venire in vacanza si troveranno a secco rischiando anche l’agibilità delle abitazioni.

"Proprio mercoledì ho avuto un colloquio con due proprietari di appartamenti in Rta e ho avuto occasione di sottolineare che quella è appunto una residenza turistica e, in quanto tale, deve avere una gestione unitaria, che si esprime anche con l’esistenza di un unico contratto di utenza".

Il problema a monte è dipeso dal fallimento della società Il Boschetto Holiday che gestiva l’albergo e che ha chiesto la cessazione del servizio idrico per tutto il complesso. Gaia ha fatto insinuazione nella procedura per decine di migliaia di euro di insoluti: oltre 49.000 per l’hotel e 36.000 circa per il residence. "Io e l’assessore Simone Leo, con il quale ho lavorato per una soluzione normativa nel Piano operativo – prosegue Del Dotto – soluzione che lasci le porte aperte alla possibilità di una gestione autonoma della struttura, abbiamo più e più volte ricordato che, in questa storia, il Comune non ha poteri né competenze: si tratta di una questione che attiene unicamente al rapporto fra Gaia e proprietari".

La gestione creò già problemi anni fa anche alle altre attività connesse ed integrate con l’hotel ovvero il Mora Mora e gli altri locali presenti. "Tutti insieme devono garantire una gestione unitaria, a pena di inutilizzabilità dell’immobile – chiude Del Dotto – . Due sono le soluzioni possibili: possono far nascere, loro stessi, con le regole del diritto privato, un soggetto unitario di gestione dell’Rta, oppure stipulare una convenzione con una struttura alberghiera che garantisca la gestione unitaria dell’Rta. Le possibilità ci sono, sta a loro percorrerle".

In sostanza i proprietari dovranno rimboccarsi le maniche ed organizzarsi per poter risolvere una bega annosa di un istituto che porta vantaggi se tutto va bene, mentre crea problemi e debiti se tutto va male come adesso.

Isabella Piaceri