"L’ho uccisa perché mi prendeva in giro..."

L’assassino di Elena Raluca interrogato in aula, tra mezze ammissioni, lacrime e molti “non ricordo“. A gennaio la perizia psichiatrica

Migration

Qualche ammissione, singhiozzi misti a lacrime, molti “non ricordo, con la testa fra le mani e lo sguardo a terra, il corpo scosso da improvvisi tremolii. A molti è sembrato soprattutto uno show per consolidare l’idea di un povero malato di mente. E’ andato avanti così per poco più di un’ora, davanti alla Corte d’Assise di Aosta, l’interrogatorio di Gabriel Falloni, il 36enne reo confesso dell’omicidio della povera Elena Raluca Serban, la giovane rumena residente a Lucca, uccisa nell’appartamento di Aosta il 17 aprile scorso. Il tutto davanti al suo difensore, l’avvocato Marco Palmieri, ma anche alla sorella e alla madre della vittima, assistite dagli avvocati Maurizio Campo e Corinne Margueret.

"Eravamo lì nel suo appartamento da un po’, ma io... non riuscivo a... E allora lei ha iniziato a prendermi in giro – racconta Falloni – mi ha anche detto se per caso dovevo prendere le pasticche come gli anziani. Volevo andare via, poi invece l’ho presa per una gamba e poi per il collo... Mi dispiace".

La ricostruzione del delitto qui diventa però caotica e contraddittoria. Falloni cerca di scaricare su Raluca la responsabilità di aver preso il coltello. Ma lei era già quasi esanime per lo strangolamento. E a quel punto lui ha infierito piantandole la lama nel collo. "Non lo so, c’era tanto sangue – ha ammesso piangendo – la chiamavo ma non rispondeva. Mi dispiace, io le volevo bene, l’avevo già incontrata...". Poi altre frasi sconnesse, ricordi di un’infanzia difficile e tentativi di eludere le puntuali domande del pm sulla dinamica dell’omicidio. In risposta a una domanda dell’avvocato di parte civile Maurizio Campo, l’omicida ha anche raccontato di essere tornato il giorno dopo il delitto sotto casa di Raluca perché gli sembrava impossibile che fosse accaduto davvero.

"Come avevamo chiesto noi della parte civile – sottolinea l’avvocato Campo – il pm gli ha contestato ieri un’aggravante ulteriore, ovvero quella dei futili motivi, mentre resta in piedi anche il reato di rapina per gli 8mila euro e i due cellulari portati via dopo l’omicidio. L’impressione è che l’imputato stia un po’ recitando la parte del malato di mente che non si rende conto delle sue azioni... Vedremo".

Intanto è stata nominata dalla Corte come perito la psichiatra Mercedes Zambella, che dovrà valutare se al momento del delitto Gabriel Falloni fosse in grado di intendere e di volere. L’esame inizierà l’11 gennaio prossimo nel carcere di Biella dove è detenuto: la perizia sarà depositata entro 60 giorni. La difesa ha invece nominato un proprio perito. L’udienza è stata rinviata al 23 marzo 2022 per ascoltare appunto le conclusioni del perito e per la discussione.

Paolo Pacini