Ci aspetta un’estate densa di eventi sportivi nazionali e internazionali. Il brivido rosa del Giro d’Italia – con l’arrivo della quitna tappa a Lucca – ha acceso gli entusiasmi e diffuso sana adrenalina. Un bel modo di stare insieme, vivendo la sfida sportiva in modo condiviso, ma non tutti i giorni è possibile portare un evento in “casa“. Ma, forse, farlo un po’ più nostro sì.
La proposta è di Pier Luigi Poli che ha mosso i fili della tappa lucchese del Giro e di tante altre bellissime sfide sui pedali. Chi lo conosce lo sa: quando parla è sempre con nozione di causa e per fare cose belle. In questo caso lo stimolo gli arriva dai turisti che accoglie al suo storico negozio di noleggio bici (90 anni appena compiuti) in piazza Santa Maria. “Mi chiedono un po’ tutti dove possono andare a vedere, ad esempio, il Giro d’Italia che è ancora in corso – dice Poli –. Una volta c’era il bar che risolveva la questione, con la tv era un importante punto aggregativo. Ma oggi? Mi trovo spiazzato, non so cosa rispondere. Così ho pensato che l’idea di un maxi schermo in centro potesse non essere così stravagante“.
“Penso al Tour de France, che anche i danesi seguono con particolare passione, anche per la presenza dell’idolo di casa Jonas Vingegaard. E a luglio – sottolinea Poli – è ormai una consolidata abitudine l’arrivo in città di tanti danesi. Ma penso anche alle Olimpiadi che quest’anno avremo particolarmente favorevoli per fuso orario visto che saranno trasmesse da Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto. Poi ci sono gli Europei di calcio e anche la Lucchese stessa potrebbe dare una bella motivazione, in questo caso non solo per i turisti. Sarebbe un bel modo per vivere a Lucca insieme agli altri un’estate densa di avvenimenti importanti nel segno dello sport“.
La palla è lanciata, in particolare, agli assessori competenti per materia, Remo Santini (turismo) e Fabio Barsanti (Sport). “La mia domanda si rivolge a loro, gli assessori Santini e Barsanti, e niente più è che una domanda, visto che non so quali possano essere le difficoltà oggettive di piazzare un maxischermo in centro. A livello di spesa immagino che potrebbero intervenire anche degli sponsor – suggerisce Poli – ma non so dove potrebbe essere posizionato per non dare fastidio nè se per una questione di rumore e di visibilità degli eventi che si svolgono con la luce del giorno, non potrebbe esser meglio metterlo in un luogo chiuso. Queste risposte francamente non le ho, ma le domande che mi hanno spinto a avanzare la richiesta sono tante“.
Il maxi-schermo legato a eventi sportivi è un ricordo recente per la città anche se legato a un evento eccezionale: la pandemia. Nel giugno del 2021 infatti ne furono allestiti due nei chiostri del Real Collegio, per trasmettere la tappa dei Campionati Europei Italia-Galles. Un esperimento da ritentare, in modo più stabile e strutturato? Di slancio la risposta è un grande sì.
Laura Sartini