Protagonista assoluta della prima giornata del Lucca Film Festival è stata Chiara Mastroianni, che ha inaugurato la rassegna con due incontri “sold out“ al cinema Astra (presentando le proiezioni dei film “Marcello mio“ di Christophe Honoré, da lei interpretato nel ruolo di se stessa che fa rivivere fisicamente suo padre Marcello e della copia restaurata di “Casanova“ di Federico Fellini) e presenziando all’inaugurazione della mostra “Marcello, l’antidivo di successo“, a cura di Alessandro Orsucci, a Palazzo Pfanner. In mattinata l’attrice, figlia del grande attore e di Catherine Deneuve, ha incontrato un ristretto numero di giornalisti sulla splendida terrazza del Grand Universe Hotel, parlando molto volentieri del suo stretto legame con Lucca.
"Sono quasi nata qui – ha raccontato Chiara – e mai mi sarei immaginata di vedere mio padre omaggiato da questo festival. Mi sembra quasi surreale. Sono molto legata a Lucca, sono venuta qui fin da piccola con mia madre e continuo a farlo. Abbiamo una casa in campagna, a Torre, dove ho passato tanto tempo felicemente". L’attrice non nasconde certo la sua ammirazione per la nostra città.
"Lucca – ha spiegato – è una cosa strana, come quando ti piace una cosa o un posto e non vorresti che gli altri lo sapessero. Lucca è un segreto. Io vivo a Parigi, che è un vero delirio e sono un po’ ansiosa, mentre qui c’è una pace indescrivibile e una energia che non so ben definire. Una serenità che forse viene da tutta questa natura che circonda la città: le colline, le campagne e anche le Mura, bellissime, dove ogni volta che vado a passeggiare provo un’emozione pazzesca e tanti bei ricordi. E poi, per quello che posso vedere, Lucca è tenuta molto bene, non c’è niente di brutto in questa città. Qui il turismo è delle famiglie ed è cultura. È una serie di sensazioni che non so descrivere e che solo quando ci sei riesci a comprendere in pieno. Per mio padre venire qui era il massimo, si sentiva a casa. Qui trovi tutto, anche questa grande luce, che è ovunque in Italia, ma qui in particolare, senza dimenticare il cibo, che era un’altra grande passione di mio padre".
Chiara ha infine ricordato alcuni momenti della sua infanzia: "Ricordo il luna park sotto le mura e il chiosco appena fuori Porta Santa Maria, che c’è ancora e che adoro... Ha uno charme pazzesco! E poi il Giardino Botanico, bellissimo. E ricordo quando si andava a cercare castagne e quando si usciva da casa e si incontravano i contadini, con gli animali, che ora purtroppo non ci sono più. Tutto questo è un bellissimo ricordo e tornare qui, ogni volta, è come un miracolo".
Paolo Ceragioli