GIULIA PRETE
Cronaca

Legalità e rispetto nell’era digitale. Un progetto con oltre 300 studenti per riflettere su società e tecnologie

L’iniziativa è stata promossa dal Comune nella scuola secondaria di primo e di secondo grado. Laboratori con ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 18 anni sull’empatia e l’uso responsabile della rete.

L’iniziativa è stata promossa dal Comune nella scuola secondaria di primo e di secondo grado. Laboratori con ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 18 anni sull’empatia e l’uso responsabile della rete.

L’iniziativa è stata promossa dal Comune nella scuola secondaria di primo e di secondo grado. Laboratori con ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 18 anni sull’empatia e l’uso responsabile della rete.

Oltre 300 alunni, otto istituti scolastici coinvolti e un unico grande obiettivo: riflettere insieme sui temi della legalità, dell’etica digitale, dell’aggressività in rete, ma anche sull’empatia e sul rispetto dell’altro, online e nella vita reale. Si chiama "Valori in azione - La legalità e il rispetto nell’Era digitale" il progetto promosso dal Comune di Lucca e rivolto a giovani studenti lucchesi della scuola secondaria di primo e di secondo grado che in questi giorni volgerà al termine.

A presentare i contenuti e l’evento finale, in programma il 23 maggio in San Francesco con la presenza dello psicologo Giuseppe Lavenia e della celebre criminologa Roberta Bruzzone, c’erano gli assessori all’istruzione Simona Testaferrata e al Bilancio Moreno Bruni, i dirigenti comunali Paola Angeli e Antonio Marino, Catia Abbracciavento dell’Ufficio scolastico territoriale, Beatrice Anderlini dell’ufficio conferenza zonale - CRED del Comune di Lucca e Maria Pacini dell’Informagiovani Lucca. In video collegamento anche Giuseppe Lavenia e Roberta Bruzzone.

Il progetto ha coinvolto ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, che hanno preso parte a laboratori nelle classi. Nel primo incontro, i formatori hanno stimolato riflessioni sui temi della legalità, dell’empatia e dell’uso responsabile della rete. Nel secondo, gli studenti hanno potuto confrontarsi e rielaborare i contenuti in modo creativo, producendo materiali di vario tipo. Una seconda parte del progetto, curata da Informagiovani, ha invece coinvolto una ventina di giovani tra i 17 e i 28 anni. Guidati dal fotografo Francesco Falaschi, hanno analizzato alcune immagini storiche legate a momenti emblematici di legalità e illegalità, per poi elaborare, in fase di post-produzione, una serie di opere visive originali. Il risultato di questo lavoro verrà esposto in occasione dell’evento conclusivo, giovedì 23 maggio nella chiesa di San Francesco.

"Dal Ministero degli interni sono arrivati circa 26mila euro per atti intimidatori subiti da precedenti amministratori - ha spiegato l’assessore Bruni -. Abbiamo quindi deciso di utilizzare queste risorse in attività di sensibilizzazione coinvolgendo le scuole del territorio. Questa amministrazione crede molto nell’impegno verso le nuove generazioni". "E’ importantissimo avvicinare i più giovani a queste tematiche perché lo smartphone viene regalato ai ragazzi sempre prima - ha aggiunto l’assessore Testaferrata -. Grande attenzione ai ragazzi, ma anche alle famiglie: la tecnologia è importante e utile ma va anche saputa usare. Attraverso i laboratori con la dottoressa Bruzzone e il professor Lavenia gli studenti hanno potuto acquisire nuove competenze".

Giulia Prete