
Progetto alla Manifattura Sud della Fondazione Cassa e di Coima, parte il dibattito. L’ipotesi di destinare a nuova vita una porzione da circa 30mila metri quadrati (con annessi nuovi appartamenti, attività e funzioni e la cessione a un fondo privato della porzione di stabile interessata dal progetto) fa discutere. E suscita anche dubbi. A esprimerli senza tanti giri di parole è Lodovica Giorgi, nota penalista lucchese, che è consigliere di amministrazione di Gesam Spa (per nomina comunale) nonché componente dell’assemblea dei soci della Fondazione Cassa.
Sul suo profilo Facebook, dopo aver rilevato come le posizioni critiche di Piero Angelini sul progetto siano frutto di uno studio attento del progetto, Giorgi va senza indugio al centro del problema, bocciando il piano (che qualche mal di pancia interno avrebbe creato anche nell’ente di San Micheletto) e non risparmiando una frecciata al sindaco e alla sua giunta.
"Personalmente non ho studiato con la sua attenzione il progetto – scrive – ma non posso che ritenere che si tratti comunque di un progetto che non viene affatto incontro ai bisogni della città, da realizzarsi nell’unico spazio pubblico rimasto ormai disponibile, e che anzi ne ipotecherà il futuro per secoli. Lucca ha bisogno di riportare funzioni in città, ha bisogno di spazi pubblici, da utilizzarsi da parte delle molte energie creative cittadine, ha bisogno di tanti tantissimi posti auto per renderla fruibile, avrebbe bisogno di un vero auditorium, avrebbe bisogno di volare alto e non di accontentarsi, pensando che così almeno in quel buco nero ci facciamo qualcosa. Avrebbe bisogno di saper progettare il futuro e pensare a quello spazio in funzione di quella progettualità. Di certo non ha bisogno di più residenza. Una Giunta in scadenza non credo possa impegnarsi per tutte le future generazioni senza un dibattito che coinvolga tutte le espressioni culturali e politiche della città".
Affermazioni cui ha replicato lo stesso sindaco Tambellini nel consiglio comunale dedicato, durante il quale si è timidamente palesata qualche perplessità che affiora anche a Palazzo Orsetti circa l’idea di prendere il pacchetto così come. A partire dalla cessione degli immobili, dalla concessione del baluardo San Paolino per 60 anni a un privato, dalla perdita dei parcheggi di Metro.
Così Tambellini, pur senza nominarla espressamente, ha di fatto replicato proprio a Giorgi: "E’ stato detto da personalità autorevole che una amministrazione negli ultimi due anni di mandato non deve decidere perché ipoteca il futuro: la politica che guarda al proprio naso e al massimo a domani l’altro è il vizio della politica locale e nazionale".
Fabrizio Vincenti© RIPRODUZIONE RISERVATA