Può sembrare incredibile, ma anche le guerre hanno le loro regole. I civili, come anche i mezzi di soccorso, gli ospedali e il personale sanitario, nei conflitti armati – secondo il Diritto internazionale umanitario e le convenzioni di Ginevra - sono intoccabili. Purtroppo, però, sappiamo bene che – soprattutto negli ultimi anni – sono diventati un bersaglio sempre più appetibile.
Dal 30 settembre al 1 ottobre, proprio per testimoniare gli orrori della guerra e della scelleratezza umana, Piazzale Verdi ospiterà un’ambulanza ucraina mitragliata dall’esercito russo e parzialmente danneggiata a causa di un’esplosione. Un simbolo forte, crudo e toccante che sarà esposto anche per un obiettivo molto più concreto: raccogliere fondi per acquistare una nuova ambulanza da inviare proprio in Ucraina.
Il mezzo che sarà esposto in Piazzale Verdi proviene dalla regione di Kharkiv e ha fatto il tour di tutta Europa, passando anche da altre città italiane e toscane. L’iniziativa, presentata ieri mattina nei locali del Palazzo Arcivescovile, rientra in un progetto internazionale dell’associazione di Lussemburgo "L’Ukraine" e a Lucca arriva grazie al Comitato delle Misericordie Lucchesi, alla comunità ucraina presente sul territorio e all’associazione Il Sogno di Costantino Odv.
La conferenza stampa è stata ospitata nei locali della Diocesi che, grazie alla Caritas e alle associazioni di volontariato del territorio, proprio le prime settimane del conflitto si è trovata in prima persona a dover aiutare numerose famiglie fuggite dalla loro città per trovare un luogo sicuro. Tanti, come ha raccontato il portavoce dell’Arcivescovo Giulietti, Lorenzo Maffei, coloro che sono arrivati con la propria auto, grazie a un passaparola, proprio sotto le finestre del palazzo. I profughi accolti solo dalla Diocesi sono stati oltre 400. Tante famiglie, alcune ancora residenti a Lucca, sono invece state supportate dalle altre associazioni.
"Non ci interessano i colori politici – hanno commentato Sergio Mura, direttore del Comitato delle Misericordie Lucchesi e Edoardo Puccetti de Il sogno di Costantino - A noi interessa solo far del bene e aiutare chi ha più bisogno, come abbiamo sempre fatto. Si tratta di un’iniziativa importante che ospitiamo con piacere anche a Lucca. Ci auguriamo che possa sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza in un’azione concreta a favore delle persone che ancora oggi si trovano a dover affrontare le sofferenze causate dai conflitti".
Tra i promotori dell’iniziativa anche don Volodymyr Lyupak, cappellano dell’ospedale San Luca e parroco degli ucraini in Versilia e in Lucchesia.
La sera del 30 settembre, inoltre, all’Auditorium dell’Antica Zecca alle ore 21 sarà proiettato il documentario "20 giorni a Mariupol", un’emozionante pellicola che racconta la dura realtà vissuta dagli abitanti della città durante le prime settimane dell’invasione russa.
Per aderire alla raccolta è possibile fare una donazione a questo IBAN: IT 55 D 08726 70160 0000 0018 2267.
Giulia Prete