
A Castiglione di Garfagnana si è svolto il tradizionale cambio della Croce a San Pellegrino in Alpe, evento che celebra la tradizione e la fede delle comunità toscane ed emiliane. Presenti autorità civili, religiose e militari, con visite guidate al Museo Etnografico e proiezione di un film sull'emigrazione.
Si è rinnovato nella mattinata di giovedì l’appuntamento con il cambio della Croce a San Pellegrino in Alpe. Un antico rito, molto rappresentativo dell’attaccamento alla tradizione ed alla fede delle comunità di questa terra, quella toscana e quella emiliana. La giornata è iniziata con l’allestimento del mercatino artigianale nella piazza del borgo a oltre 1500m di altitudine nel comune di Castiglione di Garfagnana, e sono poi partite le prime visite guidate al Museo Etnografico Don L. Pellegrini, a cura dell’Associazione culturale sportiva Chiozza, con la guida della dottoressa Giulia Masini. Durante la Santa Messa è avvenuto il tradizionale scambio dei ceri tra il comune di Castiglione di Garfagnana e il comune di Frassinoro sui quali ricade il borgo di San Pellegrino in Alpe.
Dopo la celebrazione eucaristica c’è stata la sostituzione della croce posizionata l’anno precedente in fondo al "Molo" alla presenza del presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, del sindaco di Castiglione di Garfagnana Daniele Gaspari, del sindaco di Frassinoro Elio Pierazzi, del consigliere comunale delegato all’Unione Comuni Garfagnana Pamela Rossi, del capogruppo Agnese Ugolini e del presidente del consiglio Comunale Roberto Tamagnini. Tra le autorità religiose e militari erano presenti i parroci delle comunità vicine di Lucca e del modenese, guidati da Don Fulvio Calloni, parroco di San Pellegrino in Alpe e Capraia, e del maresciallo della Stazione Carabinieri di Castiglione di Garfagnana Rolando Ferrari. Nel pomeriggio sono anche proseguite le visite al Museo con proiezione del filmato I"l perche andiedi in America", con interviste a protagonisti dell’emigrazione dalla Garfagnana e un’introduzione storica da parte di Pietro Luigi Biagioni, direttore della Fondazione Paolo Cresci per l’emigrazione italiana.
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