DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

"La mia agricoltura green" Ex chef abbraccia la terra

Luca Salvatori utilizza carpe e lombrichi per fertilizzare e coltivare prodotti. Il plauso di Coldiretti: "Con la tecnica idroponica consumi ridotti del 90%"

di Daniele Masseglia

Operosi lombrichi per fertilizzare terreni affaticati e coloratissime carpe Koi per nutrire l’acqua necessaria per coltivare insalate e ortaggi particolari come il basilico shiso o il cavolo pak-choi, destinate ai ristoranti e hotel vip della Versilia. L’idea è di Luca Salvatori, ex cuoco che alla soglia dei 40 anni ha deciso di abbandonare i fornelli e di cambiare radicalmente vita per coltivare il suo sogno di un’agricoltura sostenibile, naturale, intelligente e rispettosa dell’ambiente. La sua azienda, “Biodinamica mediterranea”, con sede a Pietrasanta, è infatti ritenuta una delle più innovative nel campo dell’agricoltura idroponica e acquaponica, meritandosi il plauso di Coldiretti Lucca, a cui l’azienda di via Pisanica è associata. "Queste tecniche innovative di coltivazione e produzione di cibo ad impatto zero – spiega il presidente Andrea Elmi – rappresentano nuove frontiere con potenzialità enormi. I vantaggi sono innumerevoli: sostenibilità ambientale, risparmio dell’acqua fino al 90%, più produzione e meno consumo di suolo. La nostra agricoltura è oggi la più green d’Europa". I principali “alleati“ della ditta di Salvatori, come detto, sono i lombrichi e i pesci. Con l’humus di lombrico è riuscito a rivitalizzare i terreni rendendoli generosi e produttivi, e con l’impiego di tredici carpe Koi, sfruttando la tecnica acquaponica (l’unica presente in Versilia), riesce invece a produrre ogni anno migliaia di piante d’insalata.

"Ho fatto tre anni di test – racconta l’imprenditore – in un piccolo orto che avevo affittato. Dietro questa azienda c’è studio, passione ma anche errori. Punto su stagionalità, qualità e sostenibilità: abbiamo creato un equilibrio dove tutto è vivo e dove la natura detta le regole. Produciamo con coscienza e consapevolezza, con rispetto e passione. E’ un’agricoltura che non produce inquinamento e che riduce il consumo di acqua del 90% attraverso un circuito di filtri e riciclo. Nella mia azienda non viene buttato via ma tutto viene restituito al terreno".