
Lucca, 14 settembre 2023 – E’ certo che la Luminara di Santa Croce – che ieri sera ha rinnovato la sua tradizione ultra secolare – quest’anno sia stata caratterizzata anche da alcune novità.
Una – se vogliamo anche questa nel solco di una maggiore tradizione – ha visto il ritorno di gran parte dei lumini a cera (settemila per la precisione) presenti in via Fillungo e in piazza San Martino, mentre nelle altre zone del percorso sono rimasti i lumini a led come negli anni passati e per un totale di 13.000 unità.

L’altra grande novità è stata il Mottettone in piazza senza l’ingresso in Cattedrale: in realtà, se andiamo a scavare un po’ negli archivi e nel passato noteremo che anche nel 2009 fu scelta la medesima soluzione visto che il Duomo era caratterizzato dai lavori di restauro (mentre l’anno seguente non fu possibile ripeterla a causa della pioggia).
Quest’anno invece il motivo è da riferire all’importante opera di riqualificazione della statua lignea più antica dell’Occidente – il Volto Santo appunto – il cui cantiere è ospitato nel transetto nord della Cattedrale e per questo motivo è stato deciso quest’anno di non accedere in Duomo, ma di compiere l’ultimo atto della grande festa in piazza San Martino.
Un omaggio al Volto Santo che quest’anno dunque, nell’impossibilità di farlo personalmente, è stato collettivo direttamente in piazza. Partita con un ritardo di alcuni minuti rispetto al classico orario delle 20 per via di un intervento di soccorso per un malore a una signora nel pubblico, la Luminara non ha certo deluso le aspettative: l’impatto visivo è stato straordinario durante il suo snodarsi dalla chiesa San Frediano fino alla Cattedrale di San Martino.
Molto partecipato il corteo che ha sfilato per le vie del centro storico, ma molti anche i lucchesi e i turisti che non hanno perso l’occasione per assistere al passaggio della Luminara, vuoi forse anche per il fatto che l’edizione 2023, rispetto a quelle dello scorso anno e del 2021 e 2020 che furono condizionate dalle prescrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, è stata libera e accessibile senza limitazioni alla partecipazione.
Dunque qualche numero: quella di quest’anno è stata la seconda edizione da sindaco per il primo cittadino di Lucca, Mario Pardini dopo l’esordio del 2022 mentre è stata la quinta Luminara di Santa Croce per l’Arcivescovo Monsignor Paolo Giulietti che arrivò a Lucca nel 2019.Come
sempre, uno dei momenti più emozionanti e seguiti anche dal pubblico è stata la sfilata delle varie rappresentanze dei Lucchesi nel Mondo con il proprio inconfondibile labaro. Non è mancato anche quest’anno il tributo – un minuto di silenzio – da parte di sindaco e Arcivescovo, in via Veneto, nel punto dove morirono gli operai Eugenio Viviani e Antonio Pellegrini.
Al termine del corteo dunque, sempre all’aperto in piazza San Martino, dopo l’allocuzione dell’Arcivescovo Giulietti è stato eseguito il Mottettone, tradizionale opera musicale che chiude la Luminara. Quest’anno è stato il “Salve Crux“, il primo scritto da don Emilio Maggini nel 1961. Siamo nel 60° anniversario della Sagra Musicale Lucchese e la scelta del Mottettone è l’omaggio al compianto Maestro Maggini fondatore della Sagra.
Al termine infine, l’immancabile appuntamento con i fuochi che hanno chiuso i festeggiamenti dando l’appuntamento al prossimo anno.
C.C.