La fotografia parla da sola L’acqua si mescola al fango E la protesta non si placa

Remaschi: "A colpire è il silenzio generale e, soprattutto, quello da parte degli ambientalisti, forse in questo caso poco sensibili alle conseguenze che la situazione comporta".

La fotografia parla da sola  L’acqua si mescola al fango  E la protesta non si placa

La fotografia parla da sola L’acqua si mescola al fango E la protesta non si placa

Prosegue acceso il dibattito sulle condizioni attuali del fiume Serchio invaso in molti suoi tratti da uno strato spesso diversi centimetri di fango e detriti che si sono depositati sul fondo creando anche una sgradevole colorazione marrone in superficie. Questo fondo melmoso ha iniziato a formarsi e a crescere in concomitanza con l’inizio delle opere di manutenzione e restyling tecnico nel bacino artificiale di Pontecosi, nel comune di Pieve Fosciana, attivate da Enel Green Power e tuttora in corso.

Dopo l’allarme e la denuncia sulla drammatica situazione ambientale resa pubblica dal sindaco di Coreglia Antelminelli e presidente Unione Comuni Mediavalle, Marco Remaschi, che ha sottolineato come questa realtà metta a repentaglio decenni di salvaguardia del fiume Serchio e del suo delicato sistema di biodiversità, si sono uniti all’appello per immediati controlli in merito anche alcuni pescatori della Valle, che già avevano provato a sollecitare nei giorni scorsi una verifica approfondita, purtroppo rimasta inascoltata, ribadiscono oggi.

Marco Remaschi, anche ex assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, ribadisce la sua certezza sull’opportunità dei lavori nel bacino di Pontecosi, tanto auspicata anche dagli abitanti locali e per anni, a essere contestate sono, invece, le modalità di intervento e quella che si pensa sia stata una sottovalutazione degli effetti a valle dell’invaso artificiale.

I pescatori, intanto, sono scomparsi dal fiume dove normalmente si vedevano soprattutto nei fine settimana e chi conosce bene e da anni le zone più pescose consiglia di osservare la netta differenza del colore delle acque cristalline che si riversano nel Serchio dai suoi affluenti per diventare melmose al primo contatto. Una riflessione molto puntale, poi, Marco Remaschi la riserva anche alla platea degli ambientalisti e degli appassionati della natura, normalmente molto attenti alla tutela, come alla preservazione delle biodiversità presenti in tanti abitati territoriali e pronti a far sentire la propria voce fino alla presentazione di analisi approfondite e di esposti dettagliati agli organi preposti al controllo.

"A colpire è il silenzio generale e, soprattutto, quello da parte degli ambientalisti, forse in questo caso poco sensibili alle conseguenze che la situazione sopra descritta comporta e potrà comportare in un prossimo futuro per l’intero ecosistema fluviale. Servono assolutamente sopralluoghi e analisi approfondite per cercare di intervenire celermente".

Fiorella Corti