Vico Pancellorum, frazione montana del comune di Bagni di Lucca, si è distinto nel 10° censimento “I Luoghi del Cuore“, campagna nazionale promossa dal “FAI“ con Intesa San Paolo, che nel 2020 ha visto una partecipazione sorprendente, con ben 2.353.932 voti, raccolti in tutta la penisola italica. Il miglior risultato di sempre, nonostante il dramma del Covid.
Con un totale di 5mila e 267 voti il paese di Bagni di Lucca è risultato al 72esimo posto in tutta Italia. Vico Pancellorum, con la sua bella, antica e misteriosa Pieve Romanica, si piazza ufficialmente al primo posto in tutta la provincia di Lucca e tra i primissimi posti in Toscana tra i Luoghi del Cuore: come luogo sopra i 600 metri invece risulta al 13° posto in Italia e 1° in Toscana.
Un significativo riconoscimento da parte della campagna 2020 del “Fai“, forse il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del patrimonio artistico, naturalistico e paesaggistico dell’Italia paese, che permette ai cittadini di segnalare al Fai, attraverso un censimento biennale, i luoghi che meritano tutela e valorizzazione.
Per il paesino di Bagni di Lucca, che conta meno di 100 cento abitanti, si tratta di un risultato prestigioso, che gli è valso l’elogio pubblico, all’atto della presentazione dei risultati della campagna Fai, da parte del vicepresidente Marco Magnifico, che lo ha definito “strepitoso“. L’etimologia del nome Pancellorum, secondo una tradizione popolare, significherebbe “pane degli angeli“, con allusione al sacramento dell’Eucarestia.
I più antichi documenti dove è ricordato Vico risalgono alll’873, al 943 e all’anno 1000. Dal primo documento risulta che a quell’epoca la Chiesa di San Paolo era già stata eretta in Plebe Battesimale. Il territorio del comune di Bagni di Lucca ha avuto anche segnalazioni significative per altri luoghi, come il paese di Lucchio e la sua Rocca, classificatosi al 132° posto a livello nazionale, che ha raggiunto 3091 voti.
Segue a poca distanza con 2955 voti la Chiesa monumentale (anno 772) di San Cassiano di Controni e il suo Museo di Arte Sacra che conserva, tra altre opere, il Cavaliere ligneo attribuito ad Jacopo della Quercia.
Marco Nicoli