REDAZIONE LUCCA

La Fiera del Settembre sarà senza “spuntisti“

L’assessore Chiara Martini: “Meno banchi per assicurare le distanze, solo quelli con posto fisso. E poi steward a vigilare i passaggi stretti“

“Quest’anno è importante cercare di far ripartire il lavoro, ma anche non perdere di vista questa grossa incognita che ancora ci accompagna: il rischio contagi“. Parola dell’assessore al Commercio, Chiara Martini, che chiarisce anche i termini della questione su un “Settembre Lucchese“ che ancora appare molto “ballerino“. Confesercenti aveva lanciato l’sos proprio sull’avanzare di soluzioni da parte del Comune che potrebbero notevolmente ridimensionare, se non cancellare, le fiere storiche della tradizione.

“Il Settembre Lucchese c’è - taglia corto l’assessore Martini - . Capisco i timori degli operatori ambulanti anche perché, è vero, alcune fiere dovranno essere ridotte. Per garantire il distanziamento i banchi dovranno essere meno e più distanziati, e per assicurare questo risultato toglieremo gli spuntisti. Quest’anno dunque avremo solo i banchi di chi ha il posto fisso“. E anche più controlli. “Ci saranno gli steward a controllare, questo è già un dato assodato - annuncia Chiara Martini - e in più ci auguriamo che le associazioni di volontariato possano darci una mano. Con il Prefetto stiamo mettendo a punto una mappa con soluzioni specifiche anti-assembramento. Ci sono dei punti di passaggio che sono più stretti, quindi più rischiosi dal punto di vista dell’assembramento. Ecco, è lì in particolare che sarà strategico il servizio di vigilanza con steward e volontari“. Quindi nessun allarme? “La visione di Confesercenti, alla luce di tutto ciò che stiamo mettendo in atto, mi pare un po’ pessimistica“. Anche il cartellone delle Sagre vede tanti illustri assenti quest’anno.

“So che quella di Sant’Angelo ci sarà e anche quella di Antraccoli, del pioppino con polenta pesce fritto e baccalà. Gli organizzatori di quest’ultima - dice l’assessore - hanno deciso di adeguarsi al numero di ’sicurezza’, e invece di puntare sulle 900 presenze come avveniva normalmente si sono adattati e tarati sulla metà, ovviamente con la modalità della prenotazione“. “E’ chiaro, qualcuna riesce meglio a rispettare le norme anche per la conformazione degli spazi, altre no e scelgono di rinviare. In un momento come questo è giusto che chi organizza eventi faccia valutazioni di questo tipo. E’ importante il guadagno, il lavoro e la socialità, ma se non sono sostenibili a causa dei rischi sanitari è meglio rinunciare. Gli esperti ci invitano a usare attenzione: non ne siamo ancora fuori“.

Laura Sartini