REDAZIONE LUCCA

La cittadinanza onoraria al giornalista Giorgio Frasca Polara

Nelle motivazioni dell’onorificienza emerge "il legame profondo e in dissolubile con la nostra terra", sottolinea il sindaco.

PIEVE FOSCIANA

Il Consiglio comunale di Pieve Fosciana ha approvato all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria a Giorgio Frasca Polara (foto), giornalista e scrittore, nato a Roma ma molto legato a Pieve Fosciana fin dai primissimi giorni della sua vita. Il nonno di Giorgio, Andrea Finocchiaro Aprile, ministro del Governo prima dell’avvento del fascismo, dopo lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel maggio 1943 fece un solenne proclama contro il nazi – fascismo che mise a rischio la vita sua e dei suoi familiari. Giorgio, il fratello, la madre e l’anziana nonna malata, che allo scoppio della guerra erano venuti ad abitare a Pieve Fosciana dove avevano una casa, una sera furono avvertiti da un carabiniere che erano ricercati e, se catturati, probabilmente sarebbero stati spediti in Germania. Fuggirono di notte e tornarono a Roma dove vissero nascosti fino alla fine del conflitto mondiale. Negli anni ‘70 Giorgio, ormai affermato giornalista, prese a tornare a Pieve Fosciana al podere del "Pradaccio" allora coltivato da mezzadri a cui subito propose un affitto simbolico.

Leda e Vanino, i custodi del Pradaccio, con i loro figli rimarranno sempre la sua famiglia garfagnina. Giorgio e la fidanzata Verena vollero sposarsi a Pieve Fosciana e chiesero all’allora sindaco Antonio Tognarelli che il celebrante fosse il consigliere di minoranza Francesco Angelini, oggi sindaco. La testimone di eccezione fu l’allora presidente della Camera Nilde Iotti. La motivazione scritta sulla pergamena, che è stata consegnata a Giorgio Frasca Polara: "Quale riconoscimento e gratitudine per la costante presenza fisica e particolare attenzione al nostro Comune. Qua ha scritto i suoi libri, qua continua a tornare per un legame profondo e indissolubile con la nostra terra".

Dino Magistrelli