REDAZIONE LUCCA

La bellezza senza cliché di Denise Capezza

All’attrice di “Gomorra“ e “Crimes of the future“ di Cronenberg sarà consegnato il Premio Rivelazione 2022 del Lucca Film Festival

Denise Capezza è una delle attrici emergenti più amate dal pubblico più giovane, grazie alle tante serie da lei interpretate (“Gomorra“, “Baby“, “Bang bang baby“) sulle varie piattaforme. Il Lucca Film Festival ha saputo intercettare la sua popolarità e i suoi meriti, assegnandole il Premio Rivelazione 2022, che le sarà consegnato domani alle 21 al cinema Centrale. Ma Denise vanta la partecipazione al film “Crimes of the future“ di David Cronenberg, in attesa di vederla dal 20 ottobre, per la prima volta sui Rai1, nei panni di una brillante avvocatessa, nella fiction “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso“.

Attrice rivelazione, emergente: un premio che le piace?

"Emergente è la parola chiave. Si cerca di emergere in un marasma di difficoltà di questo mestiere, legate a pregiudizi e a una lunga serie di cose. Sono contenta, il riconoscimento al tuo lavoro è gratificante. Sto costruendo la mia carriera con un tassello dopo l’altro. I ruoli stanno crescendo e questo vuol dire che stai facendo un buon lavoro: tutti ruoli molto belli che hanno catturato l’attenzione di pubblico e “addetti ai lavori“.

Una carriera difficile?

"Ho avuto un percorso molto complicato, partito dalla danza, e che mi ha portato in Turchia per quattro anni, dove ho raggiunto un bel successo, ma che ho lasciato perché volevo provarci in Italia, dove ho dovuto ricominciare tutto da capo".

Torniamo al premio...

"Volevo dire che sono grata alle persone di questo festival, che rilancia la performance dal vivo, per cui vedo connessioni con “Crimes“. È un festival nuovo, particolare, che nasce da uno spunto bello e interessante. Sono contenta di esserci".

Conosce Lucca?

"No, confesso, non ci sono mai venuta. Mi sono informata sulle sue bellezze ma, anche se non avrò molto tempo per visitarla, voglio lasciarmi sorprendere da lei e viverla quando sarò là".

Ha citato il film di Cronenberg. Come è entrata nel cast e come è andata con lui?

"É nata in modo tradizionale, con un’audizione per la quale sono stata scelta. E poi è andata bene: a volte si creano preconcetti per cui un regista che fa film di un certo tipo debba in qualche modo rispecchiarli nel carattere. Lui è una persona molto aperta e disponibile al dialogo, molto dolce e umana. Anche semplice, nel senso che è semplice e bello averci a che fare. Sul set è molto chiaro e preciso: ti da due, tre indicazioni, non di più. É molto sereno, pacato e dà sicurezza agli attori: con lui mi sentivo sicura di fare bene. Tutte le ansie sono sparite dopo il nostro primo colloquio".

I suoi personaggi sono sempre forti, duri, senza concessioni alla bellezza. Una scelta?

"Sì. Quando mi vengono proposti ruoli solo estetici, piatti, fini a se stessi, per i quali non puoi raccontare nulla o tu dare nulla al personaggio, li scarto. Dei ruoli che ho fatto sono molto felice, la loro estetica si concilia bene con il modo in cui sono. L’ideale sarebbe poter sempre cambiare: anche l’aspetto fisico, ma quello artistico è molto importante, è troppo facile cadere nei cliché. Odio i cliché".

Debutterà su Rai1 per un pubblico popolare di tutte le età. Cosa si aspetta?

"Mi piace questo passaggio. É un pubblico che mi piace perché autentico. Per un’artista è meglio cambiare forme di linguaggio e rivolgersi a una platea più ampia. Io non mi aspetto mai nulla, per poi restare sorpresa. il pubblico è il nostro giudice supremo e inappellabile".

Paolo Ceragioli