Lucca, 19 settembre 2014 - Una protesta che ha coinvolto anche i lavoratori della Cooperativa Fanin di Fornaci, da decenni partner dello stabilimento fornacino e attualmente anch’essa in grande crisi. Lavoratori in strada su via della Repubblica, assieme ai rappresentanti sindacali dell’azienda e della provincia, Mauro Rossi per Fiom Cgil e Narcisa Pellegrini per Fim Cis. Con il permanere di una profonda crisi economica, per quanto riguarda lavoratori e sindacati di «Kme» è considerata come un’altra brutta tegola caduta dal cielo la decisione dell’azienda di «ristrutturare» finanziariamente gli stabilimenti, badando, secondo loro, ai meri calcoli piuttosto che a volumi e tipi di produzione. In questa nuova fase sono stati divisi i prodotti in «Special» e «Standard». «A QUANTO pare il gruppo ha intenzione di puntare tutto o quasi sugli ‘speciali’ - spiega il delegato sindacale Emilio Cecchini - . A Fornaci si semilavorano lingottiere per acciaierie, ma ciò impegna 70-80 persone. Tutte le altre sono impiegate in produzione di prodotti ‘standard’, quelli su cui l’azienda non ha più intenzione di investire. Si teme che presto non abbia più senso mantenere una produzione che rende bene, ma che impiega poche persone e che comporta trasferimenti dalla Germania all’Italia e che quindi, in un clima di ristrutturazione finanziaria, si scelga di trasferire tutto altrove, dove sono già state spostate altre lavorazioni. In Germania cioè».
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