Lucca, muore sul lavoro a 51 anni sepolto nello scavo. Chi era la vittima

L’uomo stava lavorando al cantiere di una fognatura in via dei Dorini

Il luogo della tragedia (foto Alcide). Nel riquadro Luca Giannecchini

Il luogo della tragedia (foto Alcide). Nel riquadro Luca Giannecchini

Lucca, 21 marzo 2024 – Un altro morto sul lavoro in Toscana. L’infortunio si è verificato alle 8,25 di stamani, 21 marzo, in un cantiere stradale in via dei Dorini a Lucca, in località Sant’Alessio. A perdere la vita è stato Luca Giannecchini, operaio di 51 anni residente alla Cappella, dipendente della Edil Pizzi, impresa edile di Pescaglia. 

Lucca, operaio muore a 52 anni

Quando i sanitari sono arrivati sul posto non c’era purtroppo più niente da fare. Sono intervenuti l’automedica di Lucca e un’ambulanza. Inizialmente era stato attivato anche l’elisoccorso Pegaso ma, vista la constatazione del decesso, il suo intervento non è stato purtroppo più necessario. Sul posto le forze dell’ordine e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Giannecchini lascia la moglie Lucia e due figli piccoli, un bimbo e una bimba.

Le cause dell’infortunio sono ancora in fase di accertamento. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica. Intanto il pm Lucia Rugani ha aperto un fascicolo e sequestrato il cantiere.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava effettuando lavori di ripristino di una rete fognaria su strada privata. Si trovava dentro un fossato scavato per i lavori, chino per il posizionamento di un tubo, quando ha ceduto il terreno intorno e l'ha sepolto. Un collega ha provato a salvarlo ma non c'è riuscito.

Sul posto è arrivato anche il sindaco Mario Pardini. Sulla tragedia di Lucca è intervenuto anche il presidente del consiglio regionale toscano, Antonio Mazzeo: “Siamo di fronte a una strage silenziosa che sta portando via quotidianamente decine e decine di vite. Lo stillicidio prosegue con morti e feriti, spesso gravi e con conseguenze invalidanti per tutta la vita. Accade ogni giorno. Basta con le parole del momento che, se scuotono le coscienze nell’imminenza del fatto, non danno soluzioni. Quello che sta accadendo da anni, ogni mese e ogni giorno, non è degno di un Paese civile. Servono misure e fatti concreti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Servono provvedimenti, anche coraggiosi, che le istituzioni devono assumersi con responsabilità e velocemente. Occorre un patto tra istituzioni, enti locali, imprese e sindacati nel settore degli appalti pubblici e privati, per eliminare la logica del massimo ribasso, del subappalto senza controlli e anche per promuovere la formazione e la prevenzione, partendo dalla scuola e dalla università. L’ho detto più volte, non mi stancherò di ripeterlo: la sicurezza sul lavoro deve essere un'ossessione”.

“L’ennesima tragedia sul lavoro ci colpisce da vicino: la notizia di un operaio che questa sera non rientrerà a casa ci ha scosso. Si tratta di un’altra morte evitabile. Questi incidenti non devono più accadere: rafforzare la cultura della sicurezza sul lavoro è una priorità. Condoglianze ai familiari della vittima”, ha detto Carlo Bigongiari, segretario provinciale per Forza Italia a Lucca.