Incontro sull’impianto di Salanetti. Dai comitati documenti inediti sulla contestata struttura

Ieri sera c’è stato un momento aperto ai cittadini, con due dei candidati sindaco: Rontani e Gini. Assente invece Del Chiaro: la sua scelta di non partecipare ha fatto discutere molto i presenti.

Incontro sull’impianto di Salanetti. Dai comitati documenti inediti sulla contestata struttura

Incontro sull’impianto di Salanetti. Dai comitati documenti inediti sulla contestata struttura

Due documenti inediti a sostegno del fronte del No. L’impianto di riciclo di pannoloni, pannolini e scarti tessili che potrebbe essere realizzato a Salanetti, a Capannori ma al confine con Porcari, è diventato quasi un referendum tra favorevoli e contrari e che si innesta sulle elezioni amministrative di sabato e domenica prossimi. Ieri sera, nella sala parrocchiale di Capannori, il confronto tra i due dei tre candidati a sindaco, Paolo Rontani, centrodestra e Nicoletta Gini, Capannori Popolare, che ha radunato circa 300 cittadini. Assente, come noto, il candidato del centrosinistra Giordano Del Chiaro. Il coup du theatre lo ha firmato il presidente dei Comitati Ambientali della Piana, Liano Picchi, il quale ha illustrato ai presenti le novità. "Si tratta di due documenti. Il primo contributo è di Aquapur che ci dice che l’impianto non è in grado di fermare le PFAS, perfluorurati e polifluorurati , sostanze chimiche artificiali. in questione, ci sono tre sfioratoi, queste "prelibatezze" finirebbero probabilmente nei fossi, nelle acque che servono per irrigare, quindi nel ciclo alimentare e forse nella falda. Il secondo documento – incalza Picchi – arriva da Waste Europa. A Capannori c’è Zero Waste, collegata a Waste Italia, una “costola“ di Waste Europa".

"Quest’ultima – aggiunge Picchi, – sostiene che questa tecnologia connessa all’impianto non regge la sostenibilità economica. Il recupero sarebbe del 30%. E il rimanente 70%?Le multinazionali non vogliono più investire e il PNRR è per 10 milioni. Gli altri 5 , perché il costo totale è 15, bisognerà recuperarli. Come? Nelle bollette. Un capannone, tra l’altro, in posizione di massima pericolosità idraulica". Siparietto per l’assenza del candidato di centrosinistra, al posto del quale è stato messo un cartonato con un punto interrogativo.

"L’assenza di Del Chiaro - dice Rontani- è segnale di debolezza, su un progetto calato dall’alto, di cui il consiglio comunale non era stato informato". La posizione di Nicoletta Gini sul tema è nota: " Sono favorevole all’economia circolare, se realizzata in modo trasparente e serio nei confronti della popolazione del territorio". Sull’assenza di Del Chiaro il comitato "Noimpiantopannoloni" ha affermato: "Diecimila tonnellate di pannoloni pieni di sostanze organiche con potenziali cariche batteriche attive portati sul nostro territorio, interessano solo a "quelli" di destra? Se questo impianto è così ben fatto perché le grandi aziende, i maggiori produttori di pannolini e pannoloni, hanno lasciato l’impianto di Spresiano, a Treviso? Se era così utile all’ambiente perché non lo hanno realizzato, ad esempio, in ogni Regione".

Massimo Stefanini