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"In due anni si acquisiscono le competenze chieste dalle imprese"

L'assessora regionale Alessandra Nardini elogia gli studenti ITS per l'alta occupabilità e l'importanza di questi percorsi formativi terziari non universitari. La Regione Toscana sostiene attivamente le fondazioni ITS e i risultati occupazionali sono straordinari, dimostrando che non sono percorsi di serie B.

"In due anni si acquisiscono le competenze chieste dalle imprese"

Presente alla consegna dei diplomi anche l’assessora regionale Alessandra Nardini che ha voluto complimentarsi con gli studenti così: "Complimenti a tutti i ragazzi che hanno portato a termine questo percorso formativo che ancora rimane poco conosciuto nel nostro paese e su cui la regione sta investendo molto. L’Its sono una scommessa vinta, un segmento di formazione terziaria non universitaria che consente in due anni di acquisire quelle competenze altamente richieste dal mondo dell’impresa, sono percorsi che dimostrano un altissimo grado di occupabilità, ogni anno, anche durante la pandemia, ben oltre l’80% dei ragazzi che portano a termine questo tipo di percorso, entro un anno, si inseriscono nel mondo del lavoro e per oltre il 90% lo fanno in maniera coerente con il percorso formativo che hanno seguito".

"La Regione Toscana – ha aggiunto Nardini – ha favorito la nascita delle 9 fondazione Its attive sul territorio regionale e abbiamo aperto recentemente un bando per la costituzione di una decima fondazione ITS, quella che si occuperà di garantire servizi alle imprese. I numeri e i risultati in termini occupazionali sono straordinari e questo a dimostrazione che i percorsi ITS non sono assolutamente percorsi di serie B".

"I dati relativi ai corsi Its Prime mostrano che oltre l’84% dei 39 corsisti, a un anno dal diploma, sono stati assunti nelle aziende del settore cartaceo e cartotecnico – commenta Davide Trane, consigliere delegato per l’education in Confindustria Toscana Nord – Interessante anche notare che alcuni degli studenti al termine del biennio scelgono di proseguire gli studi, essendosi iscritti all’Università. Come sistema Confindustria ci abbiamo messo cuore e testa: 15 delle nostre maggiori imprese del cartario e della meccanica per la carta hanno avuto un ruolo attivo nelle docenze e negli stage".