
I risultati dell’indagine (su un campione non rappresentativo) effettuata dalla Fondazione Campus
A Lucca, il turismo non è gradito da oltre la metà dei residenti: ecco quanto emerge da una ricerca condotta su "Tourism and Well-being" dalla Fondazione Campus che, con il contributo del professor Rico Maggi, ha intrapreso un’indagine online presso i residenti del Comune di Lucca riguardo la loro qualità di vita. I risultati sono stati presentati ieri, durante convegno "Presenza turistica a Lucca e qualità della vita: risultati dal mondo della ricerca", organizzato dalla stessa Fondazione Campus nel Complesso San Micheletto.
L’evento è stato un’occasione preziosa per riflettere sull’impatto del turismo sul benessere dei residenti, a partire dai dati di un’indagine condotta da Fondazione Campus e finanziata anche con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.
A presentare i risultati è stato Rico Maggi, professore emerito dell’Università della Svizzera Italiana e docente di Fondazione Campus, con il contributo di Remo Santini, assessore al Turismo del Comune di Lucca, Ennio Bilancini, professore di Economia presso la Scuola IMT di Lucca, Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest. A moderare il seminario è stata Enrica Lemmi, professoressa ordinaria di Geografia presso l’Università di Pisa e direttrice scientifica di Fondazione Campus.
In un contesto mondiale dove sempre più destinazioni di turismo urbano soffrono di affollamento, si è cercato di capire dove si colloca una meta come Lucca. Come in molte destinazioni urbane, con una presenza turistica alta e in forte aumento, il dibattito pubblico e privato si svolge tra una consapevolezza della rilevanza economica del turismo da una parte e una preoccupazione crescente per la qualità di vita da parte dei residenti dall’altra. La ricerca si è posta l’obiettivo di sapere se Lucca si trovi a un bivio.
I risultati delle risposte di un campione del tipo "self selection" e dunque non rappresentativo, di un po’ di più di 300 intervistati, hanno mostrato una percezione piuttosto negativa della presenza turistica e delle interazioni: oltre 70% dei residenti giudicano che ci siano troppo turisti, quasi due terzi che evitano spesso o sempre luoghi pubblici principali visitati dai turisti, e tra il 30 e il 50% che esprimono una simpatia con i turisti e considerano le interazioni con essi positivi. In termini di soddisfazione, il 53% non è soddisfatta della presenza turistica, ma invece un significativo 41% è felice che i turisti scelgano Lucca. I rispondenti hanno giudicato la qualità di vita a Lucca "accettabile" (valore medio su sette indicatori di 6.7 su una scala da 1 a 10), e risultano essere "lievemente soddisfatti" della loro vita, con un valore statistico lievemente al di sotto di quelli tipici per la maggioranza deli studi internazionali. Riguardo l’attaccamento al territorio nel paragone con Lugano (valori in parentesi), un buon 20% (15.1) dei rispondenti trova che ci siano posti migliori, mentre una percentuale simile del 24.5% (42.1) trova che non ci siano posti migliori di Lucca per vivere.
Inoltre, un buon terzo dei rispondenti non si riconosce fortemente nel comune e solo un 22.7% (41.7) si riconosce fortemente. Si può dunque parlare di un attaccamento al territorio relativamente debole. Nel questionario, ai rispondenti è stato chiesto simultaneamente di valutare il loro desiderio di continuare a vivere a Lucca e il loro desiderio di andare a vivere in un altro luogo. La frequenza di risposte combina un desiderio moderato di restare e allo stesso tempo un desiderio moderato di partire – un risultato evidente di ambivalenza. Quale messaggio danno i risultati alle autorità e gli enti responsabili per lo sviluppo di Lucca? Si può ipotizzare che i cittadini ambivalenti rispetto a Lucca come luogo di residenza, i quali ci tengono molto a restare a Lucca, ma sono allo stesso tempo molto preoccupati, segnalano un potenziale di futura critica esplicita (anche in forma di protesta aperta) alla tendenza di sviluppo attuale. Prendendo atto dei risultati esposti, durante il convegno è emerso che converrebbe implementare una strategia equilibrata per lo sviluppo di Lucca come luogo di residenza e come destinazione turistica.
Fabrizio Vincenti