IL MASCE’ DI MI’ MA’
Dop’avelle bollite nel laveggio,
col passatutto le facea stiacciate.
E doppo latte e buro; e du’ rumate
‘ol mestolone d’abile maneggio.
Vest’era ‘l su mascè, ‘na sciccheria.
Io c’ho provato ‘nsommavante volte,
ma le patate en dure, o troppo sciolte,
Insomma a me mi vie’ ‘na porcheria.
Vando lo faccio io sembra malato;
ci gnocco, ho’l giramento di ‘oglioni.
A le’ perfetto, liscio, amalgamato,
a me tutto rigonfio di bubboni:
un bel troiaio tutt’appalloccorato.
E ‘un ni posso più chiede spiegazioni.