
Un’ombra si aggira per l’ex Manifattura. Anzi, l’altro giorno erano più di una e appartenevano ai membri della commissione lavori pubblici, durante la passeggiata perlustrativa. E non erano le sole. L’incontro ne ha gettate altre proprio sul futuro dell’immobile: a parte il trasloco di alcuni uffici comunali, pare non siano venute fuori certezze dall’assessore Buchignani. Anzi, anche il famoso Music Innovation Hub sembra aver perso fisicità. E questo deve aver incupito il lì presente consigliere Cecchini che, subito dopo l’incontro, ha commentato sui social: "Mi sono sottratto alla foto per non avallare quello che dichiarava Buchignani: o c’è un difetto di comunicazione o una volontà politica discordante dalla linea che ha confermato il sindaco".
Che fine ha fatto quindi? Nato “dal basso“ due anni fa, cresciuto sotto traccia mentre le altre ipotesi sulla ex Manifattura - Coima fra tutte - pian piano, ma rumorosamente, si sgretolavano. Si è conquistato un posto importante in campagna elettorale a tal punto da diventare, al ballottaggio, uno dei punti di incontro tra Pardini e Cecchini. Tant’è che all’indomani dell’insediamento il progetto ha preso forma con Polimea-Lucca, ma si è fermato lì. Il sindaco, che ha sempre detto di apprezzare il progetto, non si è mai sbilanciato nelle informazioni. Solo poche settimane fa, all’incontro con la stampa, disse: "Se arriva un’offerta concreta siamo lieti di esaminarla ma non dipende da noi". Ma esattamente chi aspetta chi? Perchè a detta di Cecchini Polimea avrebbe mandato una lettera al sindaco, un mese fa, in merito al rinnovo del protocollo di intesa scaduto a gennaio. Gli chiedeva, in sintesi, cosa volesse fare il Comune del progetto, ma non ha ricevuto risposta. "Capisco che le cose da fare sono tante, ma dovrebbe essere una priorità - dice Cecchini - il primo obiettivo del Dup è il recupero della Manifattura. Lo so perché ce l’ho messo io".
Il sopralluogo, o meglio quello che ha scaturito, avrà premuto sull’acceleratore. Perché proprio ieri è stato pianificato un incontro per lunedì, per decidere le sorti del progetto. I nodi da sciogliere, secondo Cecchini, sono due: la parte venduta e il piano attuativo. Il secondo è facilmente risolvibile: "Polimea sarebbe disposto a farsene carico per tutto l’immobile - dice Cecchini - Gli uffici comunali non hanno le risorse per poterlo fare, è sottodimensionato". Il primo è più difficile: "La presenza di un terzo soggetto può complicare le cose - conclude il consigliere - Se non fosse collaborativo, allora converrebbe recedere e pagare la penale". Ovvero 140mila euro di multa. Ma il problema sarebbe un altro: quell’un milione e mezzo intascato e a quanto pare già a bilancio.
Teresa Scarcella