Il dono della “Giglioli“. Un ecotomografo per malattie infettive

Il macchinario di ultima generazione è stato regalato al reparto del San Luca dall’azienda di trading di materie prime nel settore zootecnico ed alimentare.

Un ecotomografo portatile e di ultima generazione, completamente touch, che permetterà di potenziare e migliorare l’attività ecografica e quindi la capacità diagnostica della struttura di Malattie infettive ed epatologia dell’ospedale “San Luca” di Lucca. E’ stato donato alla Asl Toscana nord ovest dall’azienda lucchese Giglioli srl, un’azienda di trading che si occupa dell’importazione e della distribuzione e commercializzazione in tutta Europa di materie prime, additivi e vitamine nel settore zootecnico ed alimentare.

“Da sempre - hanno evidenziato nel corso della consegna ufficiale del nuovo macchinario l’amministratore della ditta Andrea Giglioli e il direttore generale Franco Meschi - la nostra società rivolge un’attenzione particolare all’ambito sociale di questo territorio, alla ricerca di strumenti volti a rispondere a quei bisogni che altrimenti non troverebbero ascolto. Mossi anche dalla memoria del nostro co-fondatore Alessandro Giglioli, prematuramente scomparso nel 2020 a causa del Covid, per Natale abbiamo deciso di sostenere l’unità operativa complessa di Malattie infettive nel presidio ospedaliero San Luca di Lucca attraverso la donazione di un ecotomografo portatile”.

L’Azienda sanitaria ringrazia quindi la ditta lucchese per la sensibilità e la generosità. La nuova apparecchiatura, completa di carrello e accessori, ha tra l’altro un valore complessivo rilevante.

“L’ecografia negli ultimi 20 anni - sottolinea il direttore della struttura di Malattie Infettive ed epatologia di Lucca Sauro Luchi - ha avuto un notevole sviluppo e sempre più medici si sono dedicati a questa metodica diagnostica. Alcuni ritenevano che l’ecografia fosse da considerare come lo stetoscopio del futuro. Almeno nella nostra unità operativa l’ecografia è già oggi lo stetoscopio del medico. Grazie alla vocazione ecografica del reparto, a partire dal sottoscritto, quasi tutti i medici sono in grado di svolgere questa attività diagnostica, in particolare al letto del paziente evitando in molti casi indagini diagnostiche più pesanti come la Tac e la Risonanza magnetica“.

“La donazione – conclude Sauro Luchi – che è stata fatta al reparto di un ecografo portatile, tra l’altro estremamente versatile, permetterà di potenziare questo importante servizio con possibilità di diagnosi più rapide e di inquadramento clinico dei pazienti sempre più appropriate”.