Il Consorzio di Bonifica è ormai prossimo alla svolta, le elezioni per la nuova assemblea (che a sua volta nominerà il futuro presidente) sono in programma venerdì e sabato. E’ tempo per Ismaele Ridolfi, attuale presidente, di tracciare un bilancio. E di sbilanciarsi circa il passaggio del testimone. “Il mio sostituto? Servono capacità, impegno ed esperienza: Cesare Leri per me è l’uomo giusto”. “Territori fragili e complessi – ricorda Ridolfi – anche alla luce dell’emergenza climatica in atto. Le recenti alluvioni che hanno colpito Marche ed Emilia-Romagna e, di recente, la nostra Toscana, dimostrano che non c’è più tempo da perdere, che dobbiamo lavorare ora e subito, tutti in sinergia, per curare il territorio perché i lavori sui corsi d’acqua, che comunque sono indispensabili, possono non bastare di fronte a eventi che una volta erano eccezionali per portata ma oggi non più. Abbiamo costruito e cementificato ovunque, continuiamo a consumare suolo a ritmi insostenibili come dimostrano i più recenti dati Ispra: 2.25 metri quadrati al secondo. Dobbiamo dire basta al consumo di suolo, stop al cemento sui nostri territori. Bisogna recuperare aree verdi, restituire gli spazi ai corsi d’acqua e fare nostre le politiche ambientali dell’Europa: è inaccettabile la posizione del Governo che le mette in discussione definendole ideologiche. Fa ideologia chi, negando la realtà, sostiene che i cambiamenti climatici non esistono”.
Ridolfi dopo dieci anni di ininterrotta presidenza, non avrebbe potuto ricandidarsi. “Grazie all’ottimo lavoro svolto da tutti i dipendenti, posso dire che in questi dieci anni siamo riusciti a raggiungere e superare gli obiettivi prefissati: l’attività di manutenzione sui corsi d’acqua e per gli impianti idrovori è aumentata. Le risorse stanziate a bilancio hanno permesso inoltre un impegno costante nella lotta alle specie aliene, il potenziamento dei mezzi operativi e l’efficientamento energetico delle varie strutture consortili. L’efficienza dell’ufficio progettazione ha permesso inoltre di intercettare ulteriori risorse regionali, nazionali ed europee per decine di milioni di euro sulla manutenzione straordinaria”. Le sfide sono tante. “E non si può vincerle da soli. Per questo negli anni abbiamo potenziato la collaborazione con scuole, agricoltori e associazioni di volontariato nel monitoraggio costante dei corsi d’acqua“.