Andrea Pennacchi, Caterina Guzzanti, Giuseppe Battiston, Gaia Nanni, Alessandro Bergonzoni, Laura Curino, Antonio Cornacchione. Ad Altopascio si rinnova l’appuntamento con il teatro: la stagione 2024/25 del Giacomo Puccini, al via dal 26 novembre, propone un programma caratterizzato da testi e interpreti in grado di emozionare un pubblico ampio e appassionato. Un cartellone che nasce dalla collaborazione tra il Comune di Altopascio e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.
“Un cartellone di livello, che si conferma anno dopo anno un fiore all’occhiello per qualità e varietà nella proposta - commenta il sindaco, Sara D’Ambrosio - capace di attrarre un pubblico diverso per età e gusto e di confermare il nostro Teatro, sempre più, come forza culturale e propulsiva del territorio. Confermiamo quindi la collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e proseguiamo il percorso di rilancio del Teatro Cinema insieme al Teatrino dei Fondi, per arrivare a tutta la comunità con progettualità, iniziative, eventi, percorsi e appuntamenti molteplici”.
“L’anno scorso siamo arrivati a 167 abbonati - aggiunge l’assessore alla cultura, Alessio Minicozzi - superando così tutti i record. Un percorso in crescita che quest’anno ci vede proporre una stagione ancora più composita e allettante. Di base c’è la volontà, fortissima da parte nostra, di affermare sempre più il Teatro Cinema “G. Puccini” luogo di cultura, di arte, di incontro e scambio. I numeri ci dicono che la strada intrapresa è giusta, l’affluenza di pubblico anche da fuori comune e addirittura da fuori provincia ci fa investire ulteriormente in questo percorso”.
“Quello del Teatro Puccini – sottolinea la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – è un cartellone ricco per generi e registri, in cui temi attuali, ironia e testi di grande profondità incontrano interpreti in grado di emozionare e affascinare gli spettatori“.“Il cartellone del Teatro Puccini - osserva la direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – offre agli spettatori un percorso di scoperta, in cui la forza della narrazione, la caratura degli artisti e l’indiscussa qualità dei testi concorrono alla composizione di un mosaico denso di suggestioni e spunti di riflessione”.