Il cartario ”vola” all’estero e l’export cresce di 2,4 miliardi

Il distretto lucchese fa registrare una delle performance migliori tra tutti quelli della Toscana: produttiva +64,9% e meccanica +9,2%,

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Mette le ali il distretto cartario lucchese. La performance è rilevata da Intesa Sanpaolo nel repport trimestrale con cui vengono monitorati i distretti della Toscana. Dai dati emerge che il comparto cartario lucchese, sia nella componente produttiva con il +64,9% che in quella della meccanica con il +9,2%, cresce in maniera considerevole.

I dati elaborati dalla direzione studi e ricerca di Intesa Sanpaolo, riguardano le esportazioni dei primo 9 mesi del 2022 che, complessivamente per i distretti della Toscana, ha superato i 18 miliardi di euro, con una crescita di circa 2,4 miliardi rispetto all’anno precedente, pari al +15,1%.

Anche gli altri settori hanno percentuali in crescita: dall’oreficeria di Arezzo con il +25,1% alla pelletteria di Firenze con il 14,2%. Bene l’abbigliamento a Empoli con il +13,3%, il tessile di Prato al +22,2% e il settore del marmo di Carrara al +19,3%. Buona la performance della filiera agroalimentare (+15%), quella dei vini fiorentini e senesi (+15,1%) e l’olio toscano al +29,4%. Trainanti anche i settori farmaceutico e biomedicale.

Secondo Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo, "i dati dell’export distrettuale dimostrano ancora una volta che la Toscana è una regione che sa reagire: nonostante le incertezze dello scenario macroeconomico il 2022 si è chiuso in modo positivo grazie alla forza del nostro tessuto imprenditoriale che ha saputo valorizzare in particolare le filiere di prossimità; la nostra Banca – conclude – non ha mai smesso di accompagnare il sistema produttivo".

Mau.Guc.