
Un momento della conferenza stampa che si è svolta ieri mattina a Palazzo Orsetti
"La nostra pista non ha confini". Con queste parole, Lesly Peluffo e Luana Truzzi, gestori dell’Ice Park Lucca, hanno voluto sottolineare lo spirito inclusivo della loro iniziativa. Ieri mattina a Palazzo Orsetti hanno infatti donato 200 biglietti d’ingresso alla pista di pattinaggio su ghiaccio riservati ai bambini fragili, svantaggiati o disabili del territorio. L’Ice Park, cuore pulsante del "Lucca Magico Natale" sul piazzale davanti al Caffè delle Mura, si trasforma così in un simbolo di solidarietà e accoglienza. Grazie a questo gesto, tanti bambini potranno vivere l’esperienza del pattinaggio, anche grazie alla slitta speciale pensata per chi non può o non se la sente di pattinare.
La cerimonia di consegna ha visto la partecipazione degli assessori Paola Granucci e Giovanni Minniti, del capo di gabinetto del sindaco Beniamino Placido, del dirigente del settore sociale Lino Paoli e della responsabile Chiara Simi, insieme alle assistenti sociali del Comune. Presenti anche i rappresentanti delle realtà che collaborano per il sostegno ai minori: Claudio Puccinelli del Gruppo volontari accoglienza immigrati, Riccardo Bonetti della Comunità educativa Il Palazzo, Simona Bertini della Casa di Marta e Simone Toschi del Villaggio del Fanciullo. I biglietti saranno distribuiti dal Comune ai bambini seguiti dai servizi sociali, sia ospitati in strutture che in affido o sostenuti da interventi educativi.
"Questo piccolo gesto ha un grande valore simbolico - spiegano Peluffo e Truzzi - . La nostra pista è un luogo di divertimento e inclusione, dove tutti possono sentirsi accolti". Anche gli assessori Granucci e Minniti hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di collaborazioni tra pubblico e privato: "Azioni come questa dimostrano che, unendo le forze, possiamo costruire una comunità più solidale e inclusiva". Con l’Ice Park, il Natale sulle Mura si arricchisce di un significato più profondo: non solo un luogo di divertimento, ma un simbolo di speranza e condivisione per i bambini più fragili.
Rebecca Graziano