
Si sta progettando anche un sistema di rinforzo degli ancoraggi originali per garantire la stabilità dell’opera e facilitarne la ricollocazione nel tempietto.
Le prossime fasi di restauro del Volto Santo, una volta completata la rimozione dello strato superficiale, saranno il consolidamento delle parti lignee danneggiate o comunque deboli, sia della croce che del Cristo, il ritocco pittorico di eventuali piccole lacune, il ricongiungimento di croce e crocifisso tramite i perni originali e il nuovo sistema di rinforzo per concludere con la stesura dei necessari protettivi. Nel frattempo si sta progettando un sistema di rinforzo degli ancoraggi originali che tengono insieme crocifisso e croce, così da garantire la stabilità dell’opera e facilitarne la ricollocazione nel tempietto, nonché eventuali futuri interventi.
L’altro fronte del restauro riguarda il tempietto del Civitali. La rimozione della pannellatura di legno dietro la scultura durante le operazioni preliminari al suo spostamento dal tempietto al laboratorio di restauro aveva rivelato la presenza di lacerti di pittura murale sulla parete interna della cappella. Così in parallelo al restauro del venerato crocifisso, è partito quello dei nuovi lacerti ma anche delle volte dipinte del tempietto. Gli interventi sulle pitture murali frammentarie sono oggetto di una tesi di diploma della scuola di Alta Formazione e Studio dell’ Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dell’allieva Giorgia Uraghi sotto il coordinamento scientifico di Sara Penoni del Settore pitture murali dell’Opificio diretto da Renata Pintus. Gli interventi sulle altre superfici dipinte a Co.re Conservazione e Restauro di Carolina Cannizzaro e all’Atelier del Mal D’Estro di Andrea Pierotti e Cristiana Franceschini con Massimo Moretti per le parti lapidee interne. Anche il Nimbo, il semicerchio attributo fondamentale dell’iconografia del Volto Santo, è in corso di restauro da parte del settore Oreficeria dell’Opificio delle Pietre Dure, diretto da Riccardo Gennaioli, mentre gli angeli del Passaglia che affiancavano la croce e la colomba saranno restaurati da Sveta Gennai.
Le operazioni di restauro del Tempietto sono cofinanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dall’Opera del Duomo di Lucca, per far sì che il Volto Santo dopo il restauro possa essere degnamento ricollocato nella cappella che per secoli lo ha conservato.
P.Man.