
Nel comune di San Romano in Garfagnana, a 900 m di quota, ci sono i ruderi di un borgo con un antico e bel lavatoio in pietra: Caprignana Vecchia, devastato dal sisma del 1920 ma, ancor più, da una grandissima frana indotta dal terremoto, il 31 ottobre dello stesso anno. La popolazione abbandonò così il borgo e iniziò a costruirne uno nuovo, 500 metri più a valle: la ‘‘nuova’’ Caprignana che fu pronta nel 1933, ma la sua chiesa solo nel 1950. Un altro villaggio fantasma sempre per il sisma, si trova nel comune di Minucciano, a circa un’ora a piedi da Pieve San Lorenzo: Bergiola.
Le ultime cinque famiglie che vi abitavano quando venne il terremoto, dati i danni subiti dalle case, decisero di trasferirsi. Vi si scorgono ancora i resti del circuito murario (fu un castello nel Medioevo), lo scheletro di una chiesetta settecentesca (nella foto con il pozzo a destra), una viuzza pavimentata fra brandelli di muri. Ma è il pozzo che attira la curiosità: si dice che sia il rifugio del serpente ‘Devasto’, enorme creatura con la testa di furetto e corpo di rettile che quando si muove fra i ruderi di Bergiola emette un sibilo udibile anche dai paesi vicini. Si dice che la notte si cibi dei defunti al cimitero di Pieve San Lorenzo. Una leggenda che si è diffusa dopo il 1920, a dimostrazione che la nostra mente viene sempre attivata da eventi straordinari che producono effetti notevoli, come la fine di un paese ormai inghiottito dal bosco.