Geal, futuro incerto. Il caso in commissione: "Con Gaia o con Acque. Inutile fare un ricorso"

Così il presidente di Lucca Holding Marco Porciani, che vuole un advisor. Polemici Raspini e Vietina: "Tutto qui il parere del consulente Tronca?".

Geal, futuro incerto. Il caso in commissione: "Con Gaia o con Acque. Inutile fare un ricorso"

Geal, futuro incerto. Il caso in commissione: "Con Gaia o con Acque. Inutile fare un ricorso"

"L’unica soluzione per Geal per restare autonoma è un cambiamento normativo a livello regionale": il futuro dell’azienda che gestisce l’acqua a Lucca pare segnato. Lo ha confermato durante un’audizione il presidente di Lucca Holding Marco Porciani che è intervenuto nella commissione speciale sul Servizio idrico dopo che il documento sul futuro di Geal, redatto dal dimissionario Tronca. Per Geal, che ha un valore di 20 milioni di euro e la concessione che scade il prossimo anno, a questo punto i margini per rimanere autonoma sono esigui e Lucca Holding che dispone della maggioranza della società per conto del Comune di Lucca sta iniziando a guardarsi intorno e lavorare per una gara in vista di un ingresso in Gaia (più probabile) o in Acque.

"Fare ricorso è sconsigliabile – ha spiegato Porciani – vorrei procedere con un advisor Sogesid Spa che è posseduta dal Ministero delle Finanze ed è specializzata nel settore idrico. L’11 aprile ho un incontro per delineare un percorso per vedere quelle che possono essere tutte le attività da fare per entrare in gara. L’importanza dell’advisor è tale da essere una garanzia per tutti noi. Perderemo Geal per normative che non giocano a nostro favore. Non è una resa incondizionata, nell’assistenza che chiederemo c’è l’intenzione di capire intanto come verrebbe valutata Geal".

Porciani ha anche dichiarato che a breve incontrerà il presidente di Gaia. "A questo punto – ha sottolineato il capogruppo del Pd Francesco Raspini – la commissione si può sciogliere. Il parere non fa che leggere le norme e chiunque si poteva rendere conto che sarebbe finita così. Mi attendevo un commento su un parere che definisco poverello, è un po’ poco quello che lo studio Tronca ha prodotto in sei mesi: sono sei pagine in cui si citano letteralmente le norme e si conclude dicendo che la concessione non può essere prorogata. Non c’era bisogno di chiedere quel parere. Ribadisco che Porciani dovrebbe dimettersi per non aver gestito in modo trasparente tutta la vicenda".

"C’è amarezza – ha aggiunto il consigliere di “Lucca è un grande Noi“, Ilaria Vietina –, che questo fosse il percorso previsto dalle normative era chiaro, se si è iniziato questo percorso era per provare a prendere un’iniziativa forte per difendere Geal. E’ naufragato tutto il lavoro di ascolto fatto sinora per evitare un percorso obbligato. Si era detto almeno di pensare a un’ipotesi di contrattazione e non una remissione completa".

Uno scenario che il sindaco Pardini non fa suo. "La realtà è più complessa – ha ribattuto Pardini – intanto questa commissione ha carattere consultivo, vedo che anche stavolta si attacca senza spiegare bene. L’advisor serve comunque, è ovvio che viene consultato dopo che è arrivato il parere. Sin dal primo giorno ho sempre detto che il percorso di ricongiungere le acque non è previsto dal perimetro della legge, per quanto sicuramente più affascinante. Non dipende da noi, ma dalla Regione Toscana: mi auguro che chi è al governo regionale sia d’accordo con la proposta del consigliere della Lega Baldini che salverebbe Geal. L’altro punto fermo è quello di decidere, con l’attuale scenario legislativo, quale sia la scelta migliore per la città e dove Lucca può avere un peso maggiore".

Intanto gli uffici comunali stanno anche battendo le ultime piste per continuare una gestione autonoma, sulla scorta di quanto fatto a Zeri in provincia di Massa Carrara.

Fabrizio Vincenti