“Via Maresciallo Guazzelli” è l’indirizzo della nostra scuola, è una via “normale” con gli “alberelli” il marciapiede e l’ingresso dell’istituto, ci passiamo tutte le mattine e il nostro sguardo non si sofferma più su quel cartello che dà il nome alla via. Spesso i nomi delle strade, delle piazze risuonano nella nostra testa senza che riusciamo a cogliere il loro vero significato, a collegare a un fatto storico o a una persona reale. La giornata del 4 aprile scorso è stata l’occasione per ricordare Giuliano Guazzelli, nato proprio a Gallicano nel 1934. Entrato giovanissimo nell’arma dei carabinieri, a vent’anni si è trasferito in Sicilia dove, si è sposato e ha avuto tre figli. Soprannominato “il mastino” per la sua tenacia investigativa, ha lavorato fianco a fianco del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e del Colonnello Giuseppe Russo. Nel corso della sua carriera divenne un profondo conoscitore della mafia e dei rapporti tra affari, politica e criminalità. Nel 1981 subì un primo attentato dal quale riusci a scampare. Agli inizi degli anni ’90, pur avendo già
maturato gli anni necessari per andare in pensione, volle rimanere in servizio e fu chiamato alla sezione
di polizia giudiziaria dei Carabinieri al Tribunale di Agrigento. Il 4 aprile del 1992 mentre guidava sulla sua fiat Ritmo su una strada di Agrigento, i sicari della mafia a bordo di un Fiorino lo sorpassarono e lo uccisero con una scarica di mitra. Per il trentaduesimo anniversario la nostra scuola ha partecipato alla commemorazione ufficiale che ha visto la presenza del figlio Riccardo Guazzelli, arrivato dalla Sicilia come ogni anno, del fratello Luigi e di importanti autorità: il Prefetto Giuseppa Scaduto, il comandante provinciale dei carabinieri Colonnello Arturo Sessa, il questore di Lucca Edgardo Giobbi, il comandante della Guardia di Finanza colonnello Marco Querqui, il comandante Maggiore Biagio Oddo.
Presso il cimitero di Gallicano sono state deposte una targa commemorativa e una corona d’alloro.
Successivamente tutti sono venuti nella nostra scuola per incontrare gli studenti; particolarmente interessante è stato il ricordo del figlio Riccardo ed anche l’intervento del Prefetto che, essendo di origini siciliane, ha sottolineato l’importanza del lavoro di Guazzelli per la sua terra. Sono intervenuti anche i rappresentanti di Libera, un’associazione che dal 1994 chiede verità e giustizia per tutte le vittime della mafia, la cui sezione di Lucca è intitolata proprio a Guazzelli. L’incontro ha dato ampio spazio alle domande di noi studenti rivolte sia al Prefetto sia ai familiari di Guazzelli, in particolare al figlio il cui ricordo del padre ci ha molto colpito e ci ha fatto capire che dietro a questo nome, dietro alla lapide che lo ricorda, c’era un uomo eccezionale. La giornata si è conclusa con un’iniziativa più leggera ma non meno importante: il torneo di pallavolo “Memorial Guazzelli” che unisce sport, memoria e legalità.